Atletica
Chi corre la 4×100 alle Olimpiadi? Rebus in casa Italia: Ali va schierato, Desalu è tornato, curva incerta
L’Italia si presenterà alle Olimpiadi di Parigi 2024 con una staffetta 4×100 di assoluto spessore e che ha tutte le carte in regola per salire sul podio, dopo la memorabile apoteosi di Tokyo e la medaglia d’argento conquistata agli ultimi Mondiali. Il responsabile della velocità Filippo Di Mulo e il DT Antonio La Torre avranno il difficilissimo compito di scegliere il quartetto che scenderà in pista nella capitale francese, visto che la rosa offre una serie di alternative davvero rimarchevoli.
Partiamo dall’uomo imprescindibile: Marcell Jacobs. Il Campione Olimpico dei 100 metri verrà schierato in seconda frazione (dunque sul rettilineo opposto), in stagione si è già espresso in 9.92 dopo aver vinto gli Europei e un paio di settimane fa a Rieti ha corso in 10.08 sotto i carichi di lavoro. A questo punto, però, le maglie si aprono. Oggettivamente non si può fare a meno di Chituru Ali: ha timbrato un roboante 9.96 a Turku, è diventato il secondo italiano di sempre e non si può tenere fuori dalla staffetta.
Vero che il colosso comasco non ha provato molto i cambi, ma ci si può lavorare. Il velocista lombardo, argento continentale a Roma, andrebbe però inserito sul rettilineo conclusivo, vista la sua attuale difficoltà nell’impostare le curve (almeno sulla carta). Significherebbe togliere dall’ultima frazione Filippo Tortu che, senza togliere nulla a nessuno, è l’icona della staffetta: è l’uomo della volata leggendaria dei Giochi contro la Gran Bretagna, è l’uomo che si trasforma con un bastoncino in mano e che dà l’anima per il gruppo.
Il brianzolo potrebbe tranquillamente correre in curva viste le sue doti da duecentista, anche se le ultime prestazioni tra Europei, Parigi e Montecarlo non sono state eccezionali. Inserirlo però in terza frazione significherebbe spostare nuovamente Lorenzo Patta, le cui pennellate in curva sono state eccezionali negli ultimi due anni. Rimetterlo in prima come a Tokyo? Un’opzione, ma quanto mostrato da Matteo Melluzzo (10.12 agli Assoluti) non va dimenticato: è stato lui lo starter ai vittoriosi Europei.
Roberto Rigali era al lancio ai Mondiali dell’anno scorso e una decina di giorni fa è sceso in 10.19 nel contesto particolare di La Chaux-de-Fonds, ributtandosi nella mischia per ambire a un posto nel quartetto. E a questo punto riemerge di prepotenza un Campione Olimpico della 4×100: Fausto Desalu ha un po’ faticato nel triennio, ma il 14 luglio ha stampato un brillante 20.08 sui 200 metri ed è diventato il secondo italiano di sempre sul mezzo giro di pista.
Vero che la pista svizzera aiuta tantissimo, ma il lombardo va considerato a tutti gli effetti e la sua curva pennellata a Tokyo non può essere dimenticata. Sette uomini per quattro posti, tanti possibili incastri e grandi incertezze quando ormai i Giochi sono dietro l’angolo. E dire che nel gruppo degli staffettisti c’è anche Lorenzo Simonelli, Campione d’Europa dei 110 ostacoli, autore di 13.05 a Roma e capace di un rimarchevole 13.08 a Montecarlo in un contesto di Diamond League.