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Formula 1

F1, Alain Prost sta con Max Verstappen: “Penalità ingiusta in Austria, lui come Senna e Schumacher”

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Max Verstappen
Verstappen / Lapresse

Una mentalità da racer. Per chi come Alain Prost guarda alla moderna F1, un po’ da storcere il naso viene. Il tema è quello delle regole e della distribuzione delle penalità, che sovente non segue una qualsivoglia coerenza. A seconda dei commissari preposti a giudicare, ci possono essere differenze sostanziali nel giudizio e di conseguenza questo va ad alimentare il malumore di piloti e di team.

A questo proposito, si fa riferimento all’episodio tra Lando Norris e Max Verstappen in Austria, con la penalità comminata a Max per guida scorretta nei confronti di Lando. A detta di Prost, l’incidente non è stato un atto scorretto di Max, ma dettato dalla voglia di mantenere la propria posizione.

Quello che è successo al Red Bull Ring credo sia stato uno sfortunato incidente di gara, non credo che ci sia stato un aggressore o una vittima. Non è così strano che si cerchi di chiudere lo spazio a sinistra quando la curva successiva va a destra. È così che si impedisce a qualcuno di superarti e questo accade da quando esistono le corse“, ha dichiarato il quattro volte iridato.

Le penalità non dovrebbero essere comminate in base alla reputazione, ma ai fatti. Si, Max è un pilota molto duro, ma questo è il suo DNA e non cambierà. Anche questo lo rende così forte e non dovrebbe pagare il prezzo della sua immagine di duro. Ayrton Senna e Michael Schumacher avevano la stessa reputazione di piloti aggressivi“, ha concluso Prost in un’intervista concessa a L’Equipe.

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