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F1, Ferrari ‘bella del venerdì? Solo per una sessione. Poi ombre, errori di Leclerc e Newey che si allontana

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Carlos Sainz
Sainz / LaPresse

Venerdì a due volti per la Ferrari in quel di Budapest, dove la Scuderia di Maranello si è presentata con un ulteriore aggiornamento aerodinamico e, soprattutto, con un nuovo diffusore. La “cura” alla “malattia” che aveva colpito la Rossa a partire dal Montmelò sembra aver prodotto qualche timido effetto, poiché il Cavallino è tornato davvero Rampante.

Nella FP1, Carlos Sainz ha realizzato il miglior tempo e Charles Leclerc il terzo. Nella FP2 c’è stato un lieve regresso da parte dello spagnolo, superato da Lando Norris e Max Verstappen, mentre il monegasco ha perso quasi tutta la sessione a causa di un’uscita di pista alla curva 4, a causa della quale il turno è stato lungamente interrotto.

Ecco perché si può parlare di giornata bifronte. Sul piano delle prestazioni si è assistito a un incoraggiante rimbalzo rispetto a tutte le sconfortanti uscite successive al trionfale GP di Monaco. Cionondimeno, è doveroso muoversi con i piedi di piombo per due ragioni.

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In primis per la natura del tracciato, il quale si annunciava amico della SF-24. In seconda istanza, è ormai conclamato come la monoposto di Maranello si comporti meglio sull’asfalto intonso di quanto non lo faccia su quello “gommato”. Non a caso sta diventando una sorta di “bella del venerdì”. Peraltro, Red Bull ha dato la sensazione di essersi tenuta del margine in vista di domani.

C’è comunque del buono nel venerdì della Ferrari. Quantomeno la speranza di potersela giocare con le rivali dirette, anziché essere costretta a mangiare la loro polvere come malamente accaduto nell’ultimo mese.

È già un passo avanti, nulla quaestio. Dove e quanto lontano possa condurre è impossibile dirlo, soprattutto considerando come ci si può muovere quanto si vuole, ma l’uscita dal pantano perdente appare ancora ben lontana.

In tutto ciò, i rumors della telenovela legata ad Adrian Newey, il ‘Messia’ dal punto di vista tecnico, sostengono che la trattativa tra il sessantacinquenne britannico e la Scuderia siano in fase di stallo. Vero? Falso? Si vedrà, è estate e i teleromanzi (come si chiamavano una volta) sono sempre d’attualità. Per adesso meglio occuparsi solo dell’Hungaroring.

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