Formula 1

F1, i promossi e i bocciati del GP d’Ungheria 2024. McLaren e Hamilton a pieni voti. Verstappen troppo nervoso

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Norris Lapresse

Il Gran Premio d’Ungheria si è risolto con il trionfo della McLaren, che ha realizzato una perentoria doppietta. Oscar Piastri si è fregiato della prima vittoria della carriera precedendo, seppur grazie a un ordine di squadra, il compagno Lando Norris. Quarto e sesto posto per la Ferrari, non a caso agli antipodi del “promossi e bocciati” dell’appuntamento magiaro?

PROMOSSI

MCLAREN – Hanno letteralmente dominato il weekend. A conti fatti, non sono risultati i più rapidi solo nella FP1. Per il resto, sono stati capaci di monopolizzare la prima fila e, soprattutto, di concretizzare il proprio potenziale. L’uno-due dell’Hungaroring, unito al difficile periodo di Red Bull, consente loro di sognare una prepotente rimonta nel Mondiale Costruttori, dove hanno solo 51 punti di ritardo dal Drink Team.

HAMILTON Lewis (Mercedes) – A 39 anni dimostra di avere ancora la grinta e l’ambizione di un ventenne. Il Leone è vecchio solo dal punto di vista anagrafico, non certo mentale o biologico. Ha solo bisogno di vedere di fronte a sé una preda che ritiene succulenta, come il podio di ieri, artigliato di pura volontà e classe. Sarà prossimo agli “anta”, ma è un grande acquisto per la Ferrari.

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NORRIS Lando (McLaren) – Obbedire all’ordine di scuderia impartitogli, rinunciando alla vittoria, non era affatto facile. Il britannico ha dimostrato di essere maturo e capace di tenere sotto controllo le proprie emozioni. Se ha avuto delle rimostranze, le avrà esposte dietro le quinte, come è giusto che sia. Ha la stoffa per diventare Campione del Mondo. Magari non oggi, ma domani sicuramente.

TSUNODA Yuki (Racing Bull) – Il giapponese si è guadagnato il nono posto con una vettura ricostruita da zero dopo il “botto” in Q3. Una gara perfetta, senza sbavature, che regala 2 preziosi punti alla team satellite della Red Bull. Sergio Perez continua a sbagliare e c’è chi sostiene che a Milton Keynes potrebbero affidare al giapponese la seconda RB20 a partire dal GP d’Olanda. Vero? Falso? Per adesso il nipponico sta perorando la sua causa, la decisione non spetta a lui.

BOCCIATI

VERSTAPPEN Max (Red Bull) – Probabilmente è destabilizzato dal fatto che la RB20 abbia perso la propria superiorità, però ultimamente sta sbagliando più del solito. Al di là del quinto posto finale, ieri ha proprio corso male. Troppo aggressivo, troppo nervoso. Resta il più forte, ma l’errore più grande sarebbe voler strafare.

FERRARI – Un’altra gara da quarta forza, ovverosia da ultima ruota del carro fra i team che contano davvero. Qualsiasi ambizione iridata è ormai andata a farsi benedire anche per il 2024. C’è chi parla di “passi avanti” perché è tornata più vicina alle avversarie dirette. D’accordo, ma è davvero troppo poco per chi ambisce a vincere il Mondiale senza riuscirci da 17 anni…

SAINZ Carlos (Ferrari) – Venerdì e sabato sovrasta il compagno di squadra, domenica parte male in una delle piste dove scattare bene è fondamentale. In altre parole, compromette la sua gara e qualsiasi chance di salire sul podio, dovendosi accontentare di un sesto posto incolore.

ALPINE – Sono diventati una barzelletta. La mossa di non uscire al termine del Q1, con la pista sempre più performante, è degna del museo degli orrori della strategia. Manco fossero la Ferrari…

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