Artistica

Ginnastica artistica, le speranze di medaglia dell’Italia alle Olimpiadi di Parigi 2024

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Italia ginnastica artistica / Simone Ferraro/FGI

L’Italia ha tutte le carte in regola per essere grande protagonista nella ginnastica artistica alle Olimpiadi di Parigi 2024. La nostra Nazionale si presenterà ai Giochi con alcune speranze di medaglia, sperando di concretizzarle e di portare a casa almeno un alloro dopo che la spedizione di Tokyo 2020 portò in dote l’argento al corpo libero firmato da Vanessa Ferrari. Riflettori puntati sulla formazione femminile, che scenderà in pedana con l’intento di salire sul podio nella gara a squadre.

Le Campionesse d’Europa ci riprovano dopo aver accarezzato il bronzo agli ultimi Mondiali e dopo il quarto posto dell’ultima edizione a cinque cerchi. Alice D’Amato, Manila Esposito, Elisa Iorio, Angela Andreoli, Giorgia Villa sono decisamente compatte, solide e continue, pronti a sfidare a viso aperto USA, Brasile, Cina, Francia, Gran Bretagna e Giappone per regalarsi una magia ai Giochi a 96 anni di distanza dallo storico argento di Amsterdam.

Manila Esposito e Alice D’Amato sono rispettivamente campionessa e vice campionessa continentale sul giro completo, dunque hanno le doti per dire la loro anche nella capitale francese: Simone Biles è imbattibile, Rebeca Andrade e Flavia Saraiva sono pimpanti, Melanie De Jesus Dos Santos è molto forte e potrebbe essere in gioco qualche cinese, ma le outsider saranno delle outsider. Esposito potrebbe provarci tra trave e corpo libero dopo aver trionfato agli Europei, mentre D’Amato può essere protagonista alle parallele asimmetriche al pari di Iorio.

Sul fronte maschile, invece, i Moschettieri cercheranno di brillare nel team event dopo aver vinto gli Europei nel 2023 e aver conquistato l’argento a Rimini in primavera. Nicola Bartolini, Yumin Abbadini, Lorenzo Minh Casali, Mario Macchiati, Carlo Macchini saranno degli outsider alle spalle di corazzate come Cina, Giappone, Gran Bretagna, Ucraina, USA e dovranno farsi trovare pronti per sfruttare ogni singola occasione. Abbadini può ambire a un buon risultato nell’all-around (ma la medaglia è oggettivamente lontana), mentre sul fronte delle specialità si punta tantissimo sulla sbarra di Macchini, in grado davvero di sognare in caso di esercizio impeccabile.

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