Artistica
Ginnastica artistica, l’Italia scrive la storia: Moschettieri in finale alle Olimpiadi! Prima volta da brividi
L’Italia ha firmato un’impresa storica per la ginnastica artistica tricolore, conquistando la finale con la squadra maschile alle Olimpiadi di Parigi 2024: per la prima volta da quando è stato introdotto l’atto conclusivo dedicato al team event ai Giochi (ovvero a Sydney 2000 per sei compagini, poi allargato a otto a partire da Atene 2004) gli azzurri sono riusciti a entrare tra le grandi del panorama internazionale. La nostra Nazionale ha chiuso il turno preliminare al sesto posto con il punteggio di 249.764 e tornerà in pedana lunedì 29 luglio per coprire il ruolo di outsider nella lotta per le medaglie, dopo il quarto posto ottenuto ai Mondiali 2022 e aver conquistato due medaglie agli Europei (oro nel 2023 e bronzo nel 2024).
Si tratta di una magia mastodontica confezionata dai Moschettieri, che sono tornati a disputare una rassegna a cinque cerchi dopo un digiuno di addirittura dodici anni e hanno immediatamente fatto centro, confermando l’eccellente lavoro svolto nelle ultime stagioni e ribadendo la grande crescita dell’intero movimento tricolore. Gli azzurri si sono lasciati alle spalle due grandi scuole come Svizzera (249.662) e Canada (247.794), hanno rifilato due punti di distacco a compagini di spessore come Turchia (247.559) e Olanda (247.295), hanno tramortito una nobile decaduta come la Germania (245.395) e surclassato una spentissima Spagna (241.294). Terza realtà europea dietro a Gran Bretagna (terza con 256.561) e Ucraina (quarta con 253.893). I nostri portacolori sono subito alle spalle degli USA (253.299) in una sessione dominata dalla Cina (263.028) davanti al Giappone (260.594).
L’Italia ha offerto una prestazione compatta, solida, coesa, concreta e continua, tremando soltanto in avvio dell’ultima rotazione al cavallo con le cadute di Carlo Macchini (12.766) e Lorenzo Minh Casali (11.700) prima di esplodere in una grandiosa esultanza. Purtroppo non sono arrivate finali di specialità, perché gli attesissimi Carlo Macchini (alla sbarra) e Nicola Bartolini (al corpo libero) hanno commesso delle sbavature: il marchigiano è caduto sul primo salto e ha detto addio ai sogni di gloria (11.666), il sardo non è stato impeccabile all’arrivo delle prime due diagonali (14.000 per il Campione del Mondo 2021).
Yumin Abbadini è splendido ottavo nel concorso generale individuale (83.933) e si è qualificato all’atto conclusio sul giro completo, tra l’altro a poco più di un punto dalla terza piazza occupata dal giapponese Daiki Hashimoto (85.064): lo rivedremo mercoledì insieme a Mario Macchiati (16mo con 82.231), Lorenzo Minh Casali 25mo con 81.166.
LA CRONACA DELLA GARA
L’Italia apre la gara con una compatta rotazione agli anelli: 13.400 per Macchiati e Macchiati, 13.600 per Casali. Al volteggio la media si alza sensibilmente con il 14.600 di Bartolini, il 14.500 di Macchiati e il 14.433 di Casali, mentre si scarta il 14.000 di Abbadini. Prova tutto cuore tra parallele (14.200 di Abbadini, 14.100 di Bartolini, 14.000 di Casali) e sbarra (14.200 di Abbadini, 13.433 di Casali, 13.166 di Macchiati), prima del grave errore dello specialista Macchini.
Al corpo libero si fanno valere Abbadini (13.933) e Casali (14.000), purtroppo Bartolini non è impeccabile (14.000). Si trema in avvio al cavallo con le cadute di Macchini (12.766) e Casali (11.700), ma poi Macchiati ci mette una pezza (13.833) e Abbadini chiude con l’effetto (14.200).