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Ciclismo
Giro d’Italia femminile 2024: il percorso e le 8 tappe ai raggi X. Subito una crono, finale palpitante con il Blockhaus e l’arrivo a L’Aquila
Da Brescia a L’Aquila, il Giro d’Italia femminile 2024 si presenta davvero entusiasmante. Otto tappe dove le pretendenti alla Maglia Rosa dovranno sempre stare molto attente, partendo già dalla cronometro iniziale e poi passando per l’arrivo in salita a Toano. Gli ultimi tre giorni sono da brividi, soprattutto la penultima tappa, quella regina, con il finale sul Blockhaus. Nemmeno l’ultima frazione lascia respiro, visto che si salirà fino all’ultimo con l’arrivo a L’Aquila. Andiamo a vedere nel dettaglio ogni tappa.
7 LUGLIO, PRIMA TAPPA: BRESCIA – BRESCIA (15,7 KM)
Si comincia subito con una cronometro di quindici chilometri all’interno di Brescia. Una tappa che può già dare un primo scossone alla classifica generale e nella lotta per la maglia rosa. Una cronometro abbastanza piatta, con lo strappetto verso il Castello sul finale.
8 LUGLIO, SECONDA TAPPA: SIRMIONE – VOLTA MANTOVANA (110 KM)
La prima occasione per le velociste arriva alla seconda tappa. Non ci sono asperità che possono mettere in difficoltà le ruote veloci ed il GPM di quarta categoria a Cavriana (ci sarà due volte nel percorso) non presenta un ostacolo. Il finale verso Volta Mantovana sarà tutto per le squadre delle velociste, che si giocheranno poi la vittoria al traguardo.
9 LUGLIO, TERZA TAPPA: SABBIONETA-TOANO (113 KM)
Dopo una tappa dedicata alle ruote veloci, ecco che arriva il primo arrivo in salita del Giro d’Italia donne. Una frazione che abbastanza pianeggiante per quasi tutta la sua interezza, ma a dodici chilometri dalla fine ecco la salita che porta a Toano. Una pendenza media del 5,5% per una tappa che forse non dirà chi vincerà la maglia rosa, ma potrebbe dire chi non ci sarà nella lotta al vertice.
10 LUGLIO, QUARTA TAPPA: IMOLA-URBINO (134 KM)
Una quarta tappa da non sottovalutare assolutamente. Si comincia con un lungo tratto pianeggiante fino all’arrivo della salita verso San Marino (GPM di seconda categoria e si tocca anche il 15% di pendenza). Successivamente attenzione al Monte Osteriaccia e poi una picchiata finale prima dell’ultimo strappa verso Urbino. Può scapparci una fuga da lontano o un arrivo a gruppo ristretto.
11 LUGLIO, QUINTA TAPPA: FRONTONE-FOLIGNO (108 KM)
Dopo due tappe davvero difficili probabilmente il gruppo vivrà una giornata più tranquilla. Un leggero saliscendi lungo i 108 chilometri verso Foligno, dove dovrebbero tornare nuovamente protagoniste le ruote veloci, anche se qualcuna potrebbe pagare sui vari strappetti che ci sono. Attenzione ad eventuali fughe con le squadre delle velociste che devono stare attente a controllare la corsa.
12 LUGLIO, SESTA TAPPA: SAN BENEDETTO DEL TRONTO-CHIETI (159 KM)
Si sale sempre fin quasi dalla partenza da San Benedetto. Un continuo su e giù con tre GPM di terza categoria. Il gruppo non vivrà davvero mai un attimo di riposo e anche il finale verso Chieti è complicato, visto che prima dell’arrivo in pianura c’è uno strappo per arrivare alla cittadina abruzzese.
13 LUGLIO, SETTIMA TAPPA: LANCIANO-BLOCKHAUS (120 KM)
Ed eccola qua la tappa regina del Giro d’Italia donne. Una frazione durissima con ben quattro mila di dislivello. Se l’inizio appare tranquillo ecco che al sessantesimo chilometro arriva la salita (GPM di prima categoria) verso Passo Lanciano, con poco più di undici chilometri con una media dell’8,3%. Le fatiche non sono assolutamente terminate, perchè dopo la discesa ecco che arriva la salita finale verso il Blockhaus. Sedici chilometri durissimi al 7,9% di media, per una delle salite simbolo degli Appennini. La Maglia Rosa potrebbe trovare qui la sua definitiva padrona.
14 LUGLIO, OTTAVA TAPPA: PESCARA-L’AQUILA (117 KM)
Dopo la tremenda giornata di sabato, non ci sarà assolutamente una passerella, ma anzi l’ultima tappa è ancora decisamente faticosa e attenzione se la classifica è cortissima ad un finale scoppiettante per la conquista della Maglia Rosa. Si sale prima a Forca di Penne e poi soprattutto a Castel del Monte, GPM di prima categoria che presenta anche punte dell’11%. Molto spettacolare anche il finale a L’Aquila con un muro di un chilometro con picchi oltre il 10%, davvero l’ultima fatica di una settimana davvero molto intensa.