Ciclismo

Giulio Ciccone, un Tour de France…come Filippo Zana al Giro d’Italia? Le analogie

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Ciccone / Lapresse

Una tappa non esaltante per Giulio Ciccone: sull’arrivo di Isola 2000 l’abruzzese è arrivato a un distacco di 4’45” da Tadej Pogacar e ha perso due posizioni in classifica generale. Dall’ottavo posto al decimo attuale: l’obiettivo top 10 potrebbe diventare più complicato per il corridore della Lidl-Trek che dovrà difendersi tra il tappone di domani e soprattutto la cronometro di domenica.

Un Tour de France che per Giulio Ciccone finora ricalca quello che è stato il Giro d’Italia del suo connazionale Filippo Zana. Entrambi arrivati con l’obiettivo iniziale di vincere almeno una tappa, entrambi che si sono ritrovati a dover puntare alla classifica generale, cercando di ottenere il miglior risultato possibile, sperando in una top 10.

Facendo classifica sia Zana che Ciccone non sono mai stati protagonisti in una singola tappa, hanno cercato sempre di limitare i danni, di correre sulla difensiva e di stare quanto più possibile insieme ai migliori. Il trend è stato lo stesso: Zana ha perso la top 10 nella tappa della doppia ascesa al Monte Grappa, ossia la penultima, Ciccone rischia di perderla domani dopo il calo odierno.

E l’esito quindi rischia di essere una beffa per entrambi: nel limbo tra puntare alla classifica generale e alla vittoria di tappa, rischia di sfumare anche il piazzamento nei primi 10 che può far vedere di un altro occhio il risultato finale. Insomma: due andamenti speculari, senza infamia e senza lode, senza lasciare grande traccia nelle tre settimane.

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