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Golf: British Open 2024 per tre in Italia. Francesco Molinari, Guido Migliozzi e Matteo Manassero per fare bene al Royal Troon

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Matteo Manassero
Manassero / Federazione Italiana Golf

Saranno tre gli italiani in gara all’Open Championship 2024, un numero che ricorre abbastanza di frequente nella recente storia italiana a quello che è ormai l’ultimo Major dell’anno. Per tutti già una discreta esperienza nel torneo, e per uno, come vedremo, anche un passaggio già avvenuto dalle parti del Royal Troon, la sede dell’edizione numero 152 di quello che, in Italia, è conosciuto soprattutto come British Open.

Francesco Molinari, infatti, fu presente nel 2016, quando questo campo nel sud-ovest della Scozia ospitò per l’ultima volta l’Open. Fu l’anno di Henrik Stenson e Phil Mickelson, un duello passato alla storia con lo svedese costretto a piazzare un -20 totale da record per reggere l’altrettanto mirabile -17 dell’uomo che è stato il più grande rivale di Tiger Woods. Chicco chiuse 36°, senza mai entrare in top ten, ma il suo status al tempo era comunque di giocatore tra i più importanti sia sul circuito europeo che, poi, su quello americano. Due anni dopo l’Open l’avrebbe vinto, il che significa che il torinese fino ai 60 anni potrà mettere piede in qualunque località si giochi il Major. In questa fattispecie arriva su una discreta onda legata allo Scottish Open, dove ha chiuso 46°. I lampi di classe ci sono ancora tutti, come dimostrato anche dalla clamorosa buca in uno che gli ha permesso di continuare lo US Open: ne aveva messe a segno altre, ma quella gli rimarrà appiccicata per parecchio tempo. Nei primi due giorni girerà con Justin Rose e l’amateur australiano Jesper Stubbs: partirà alle 8:41 domani, alle 13:42 venerdì.

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Per Guido Migliozzi, invece, invece, l’occasione è doppia alla quarta partecipazione all’Open. La prima è quella di cominciare a migliorare i propri risultati in un torneo finora praticamente stregato per lui (non ha passato il taglio nel 2021 e 2022 ed ha chiuso 64° nel 2023). La seconda è di riscattare un’accoppiata di eventi, il BMW International Open e lo Scottish Open, che non gli sono stati amici visto il taglio non superato. Forse un momento di calo per lui dopo due mesi sulla cresta dell’onda, che gli hanno permesso di ritornare molto vicino alla top 100 globale. Per il vicentino può anche essere un momento importante, vista anche la combinazione Open-Olimpiadi che si rinnova (i due eventi arrivano praticamente uno dopo l’altro, sebbene con una settimana intervallare. E al Le Golf National nel 2022, in quota DP World Tour, ci ha vinto. Migliozzi girerà nelle prime due giornate con gli USA Sean Crocker e Tommy Morrison (amateur): 11:42 al giovedì, 16:43 al venerdì.

Matteo Manassero, inevitabilmente, può avere tanti ricordi legati all’Open. Nel 2016 al Royal Troon fu tagliato, ma quest’anno ne ricorrono 15 da quando il suo 13° posto, da amateur, sconvolse mezzo mondo del golf e convinse l’Italia di aver trovato una nuova stella. Per cinque anni tutto sembrava andare in quella direzione, poi però sono intervenuti tanti fattori ed è iniziata una discesa arrestatasi solo nel 2020. Lì Matteo ha ricominciato, non s’è perso d’animo, è ripartito dall’Alps Tour, poi dal Challenge Tour, e adesso, a otto anni di distanza dall’ultima volta, torna là dove merita con in tasca anche il pass olimpico. Non solo una grande storia di rinascita, la sua, ma anche un’effettiva dimostrazione di forza, perché allo Scottish Open, con tantissimi dei migliori, ha sì chiuso 15°, ma solo per due bogey nel finale. Altrimenti sarebbe stato in top ten. In breve, Manassero ha ancora un grande fuoco dentro. Inizierà il torneo domani alle 9:14 con lo svedese Sebastian Soderberg e l’indiano Shubhankar Sharma, con i quali tornerà a girare venerdì alle 14:15.

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