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Golf femminile, le favorite delle Olimpiadi di Parigi 2024. Nelly Korda in pole position per il bis

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Nelly Korda
Nelly Korda / LaPresse

Sarà un palcoscenico importante quello de Le Golf National per il torneo di golf femminile nelle Olimpiadi 2024. Il campo transalpino, si trova a Saint-Quentin-en Yvelines, a poco più di 30 km a sud-ovest di Parigi e praticamente adiacente al velodromo che ospiterà il ciclismo su pista. Un percorso che sei anni fa ha ospitato la Ryder Cup, la manifestazione più importante che possa esserci nel panorama golfistico.

Le ragazze scenderanno in campo dopo i colleghi maschi, con il primo giro previsto mercoledì 7 agosto, mentre il quarto che assegnerà le medaglie andrà in scena sabato 10 agosto. Al via ci saranno 60 giocatrici, non ci sarà il classico taglio dopo due giri ma tutte le partecipanti giocheranno le 72 buche della settimana, in modalità Signature Event che ha introdotto quest’anno il PGA Tour. Sarà appena il quarto torneo olimpico femminile di golf, dopo quelli del 1900 (vinto da Margaret Abbott), del 2016 (conquistato dalla sudcoreana Inbee Park) e del 2021 (successi di Nelly Korda).

E proprio come a Tokyo tre anni fa, anche nella capitale francese la fuoriclasse americana arriva da n.1 del ranking. Per Korda una stagione iniziata sulla scia di quello che ha fatto Scottie Scheffler al maschile, dominando in lungo e in largo, salvo poi doversi fermare per un incidente domestico, ed incappare in qualche contro prestazione. La statunitense, oro olimpico in carica, è comunque la prima favorita per tenersi stretta la medaglia d’oro, anche se la concorrenza, agguerrita, di certo non manca.

Non sarà in campo a Parigi la giapponese Mone Inami, medaglia d’argento in casa tre anni fa, ma rimasta fuori dalla selezione nipponica. A rappresentare il paese del Sol Levante saranno Yuka Saso e Miyu Yamashita, rispettivamente n.10 e n.19 della classifica mondiale. Sarà sul tee della uno invece Lydia Ko, bronzo tre anni fa ma un attimo in discesa in questo 2024.

Chi si presenterà con grandi chance di medaglia sarà la Corea, con Jin Young Ko n.3 del ranking e in grandissima forma. Rimanendo in Asia attenzione alla cinese Rouning Yin, nella top-5 della classifica mondiale e sempre in contention quando la posta in palio è importante. Tornando in ambito statunitense atlete da podio sono sicuramente Rose Zhang e Lilia Vu, con quest’ultima tornata da poco in campo e autrice di una serie di risultati devastanti.

E il Vecchio Continente? L’Europa si affida principalmente alla transalpina Celine Boutier, vincitrice nel 2023 di un torneo major e assoluta idolo dei tifosi di casa. La spinta del pubblico potrebbe sicuramente aiutare la transalpina, che deve però cercare di svoltare dopo un 2024 non esaltante. Altro nome da tenere in considerazione è quello della britannica Charley Hull, così come le svedesi Linn Grant e Maja Stark. Speranze per l’azzurra Alessandra Fanali? Ridotte al lumicino, con la distanza dalle migliori che oggettivamente appare quasi incolmabile.

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