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Golf
Golf, finale thrilling al Rocket Mortgage Classic. Trionfo Davis, disperazione Bhatia
Un vero finale thrilling per il Rocket Mortgage Classic 2024. L’australiano Cameron Davis vince per la seconda volta in carriera al Detroit Golf Club, ma Akshay Bhatia butta via tutto con tre putt sul green della settantaduesima buca lasciando la testa del torneo per la prima volta in tutta la settimana. Per l’australiano è la seconda vittoria in carriera sul PGA Tour, e arriva sempre sullo stesso campo, sempre nello stesso torneo.
“Non augurerei a nessuno quello che è successo ad Akshay” è il primo pensiero di Davis, che però in questa domenica ha completato la sua redenzione, visto che negli ultimi tre mesi non era riuscito a finire meglio del 38esimo posto nella sesta partenza da quando era arrivato 12esimo al Masters di aprile. L’australiano vince il torneo con un punteggio totale di -18, una domenica da 70 colpi (-2) e un birdie al par 5 della diciassette che gli ha permesso di agganciare Bhatia e andare verso un più che probabile playoff.
Si sa però che la 18 di domenica pomeriggio può sempre regalare sorprese. E l’americano sente tutta la pressione sul green, per lui arriva il primo errore sotto i due metri, e i primi tre putt di tutta la settimana che lo condannano al secondo posto a -17, dopo un ultimo giro chiuso in stretto pari con il par. Bhatia divide la seconda posizione con il connazionale Davis Thompson (68), l’australiano Min Woo Lee (69), e l’inglese Aaron Rai (72), autori entrambi di una settimana molto consistente che gli ha visti sempre protagonisti nelle zone alte di classifica.
Anche Cameron Young è stato vittima della tensione, lui che ad un certo punto sembrava lanciato verso la prima vittoria in carriera sul circuito americano. Lo statunitense aveva preso la testa nella parte centrale delle seconde nove, ma due bogey nelle ultime tre buche lo hanno fatto precipitare al sesto posto, con una domenica conclusa in 73 colpi (+1) e un totale per il torneo di -15. Una sesta piazza da dividere per quattro, con lui infatti anche il cileno Rico Hoey (67), l’americano Eric Cole (69) e il sudafricano Erik Van Rooyen (72).
Top-10 a Detroit completata da un folto gruppo di golfisti tra cui spicca il nome di Luke Clanton, ventenne ancora non professionista che corona una settimana da sogno con un 72 finale, per finire pari merito tra gli altri con Nick Dunlap, il classe 2003 prodigio che da amateur ha vinto a gennaio sul Tour e ora si sta confermando ad altissimi livelli. Per il prodotto della Florida State University è il debutto assoluto sul PGA Tour, ed è un risultato di assoluto rilievo. Circuito americano che avrà un’altra settimana nel continente statunitense, prima di spostarsi in Europa per lo Scottish Open e soprattutto l’Open Championship.