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Golf, ISCO Championship per coloro che non saranno in Europa. Settimana anomala sul PGA Tour con ben sei italiani

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Filippo Celli / PhotoLiveMedia

Negli Stati Uniti sarà sicuramente una settimana anomala, per uno di quei pochissimi tornei dell’anno in cui il campo partenti nel Vecchio Continente è anni luce migliore di quello al di là dell’oceano. Il PGA Tour organizza, in coabitazione con il DP World Tour, l’ISCO Championship, evento che comunque mette in palio punti importantissimi per la FedExCup e ha diversi motivi d’interesse, incluso l’incredibile numero di sei giocatori del Bel Paese. Si gioca in Kentucky per il sesto anni di fila.

Il percorso è il Keene Trace Golf Club, un lunghissimo par 72 di oltre settemila e trecento yards. Campo disegnato nel 1987 da Arthur Hills, e presto diventato uno dei più rinomati del Bluegrass State. Green grandi e numerosi bunker sono le caratteristiche distintive di Keene Trace, mentre il par 4 più suggestivo è un drammatico finale alla 18 costruito attorno alle sponde di un lago. Il record del campo è di -11 (61), mentre sulle 72 buche il migliore è stato Jim Herman chiudendo la settimana in 262 colpi nel 2019. 

In campo ci sarà un ix eclettico di stelle emergenti che gareggiano contro campioni affermati. Il numero 1 in carica della PGA TOUR University, Michael Thorbjornsen, torna in azione nel circuito per la terza settimana consecutiva dopo aver chiuso in seconda posizione pari merito domenica scorsa il John Deere Classic domenica, alla sua terza partenza da professionista. Sarà sicuramente uno dei più attesi, così come Luke Clanton. Il classe 2003 è ancora amateur, ma viene da due top-10 consecutive sul PGA Tour (diventando il primo non professionista dal 1958 a riuscirci), tra cui il secondo posto settimana scorsa in condivisione proprio con Thorbjornsen.

Al via ci saranno però anche importanti vincitori sul PGA Tour, tra cui Daniel Berger, J.J. Ryan Brehm e Camilo Villegas. Adam Long ha ricevuto invece un invito dall’organizzazione, così come l’ex campione major Jason Dufner. Sono poi circa 50 i golfisti che di solito frequentano il DP World Tour che giocheranno in Kentucky, di cui ben sei italiani: Filippo Celli, Francesco Laporta, Edoardo Molinari, Andrea Pavan, Renato Paratore e Lorenzo Scalise.

La pattuglia azzurra che di solito gioca in Europa si trasferisce in America, e sarà interessantissimo vedere cosa potranno combinare su percorsi diversi, green più veloci e un ambiente tutto nuovo. Per tanti sarà una prima assoluta sul PGA Tour, e la curiosità è inevitabilmente alta. Occhi puntati soprattutto su Celli, reduce da tre top-10 consecutive e che potrebbe fare il colpaccio. Nell’utopico caso di una vittoria questa settimana, ci sarebbe la certezza di una carriera cambiata per sempre.

 

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