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Golf, Shane Lowry prende la testa dell’Open Championship. Manassero e Migliozzi passano il taglio

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Shane Lowry - LaPresse

Royal Troon mostra i denti. Condizioni estreme nel secondo giro del The Open Championship, con vento forte costante alternato a raffiche che hanno reso il percorso scozzese un banco di prova davvero tosto per quasi tutti i giocatori. Fortunati coloro che sono usciti la mattina presto, perché soprattutto nella fase centrale le difficoltà erano altissime. In testa al torneo si porta Shane Lowry (-7), specialista di questi campi e che oggi ha messo in mostra tutto il repertorio necessario per domare al meglio le avversità.

Basta un dato per certificare la difficoltà del percorso: solo dieci giocatori chiudono sotto par al giro di boa del torneo. E il -7 di Lowry è sicuramente un grande preambolo per il weekend, con l’irlandese che per forza di cose diventa il favorito. Un solo grave errore quest’oggi per colui che la Cluret Jug l’ha già vinta nel 2019, con il secondo colpo nei cespugli alla 11 che gli è costato un doppio bogey. Ma Lowry, che prima aveva fatto tre birdie e un bogey, reagisce non perdendo ulteriori colpi nella sequenza di buche più difficili del campo, per poi chiudere con l’acceleratore grazie ai birdie alla 16 e alla 18. Un totale di 69, che è comunque uno dei migliori punteggi della giornata.

Seconda posizione a -5 per una coppia inglese all’opposto: il debuttante major Daniel Brown e il veterano Justin Rose. Il leader dopo le prime diciotto buche non scompare, ma anzi mette insieme un altro grande giro. Per Brown totale di 72 con tre bogey e due birdie, in una giornata in cui aveva parecchia pressione. Gioca un golf stellare Rose, che in 36 buche ha a referto un solo bogey (alla 12 di oggi) mettendo in mostra un putt caldo come in Ryder Cup. Finale forte anche per il più esperto dei due, che con birdie alla 16 e alla 18 (due tra le buche più facili del campo) si avvicina all’irlandese.

Dietro i primi tre c’è il vuoto, con un terzetto extra europeo a -2, con già cinque colpi di ritardo da Lowry. C’è il sudafricano Dean Burmester (68) insieme agli americani Billy Horschel (69) e soprattutto Scottie Scheffler (70). Attenzione al n.1 del mondo, che ha giocato alla grande con i putt che quasi sempre gli hanno girato male. Completa la top-10 del Royal Troon con un totale di -1 un quartetto assai interessante: il canadese Corey Conners, l’australiano Jason Day e i gemelli statunitensi Patrick Cantlay e Xander Schauffele.

Saranno due gli azzurri a giocare il weekend: Matteo Manassero e Guido Migliozzi (i due alfieri olimpici). Il veronese è il migliore degli italiani con il +4 complessivo e il 37° posto, frutto di due 73 consecutivi. Prima parte di giornata molto difficile per Manassero, che sul tee della 12 aveva messo a segno quattro bogey e tutti par. L’azzurro non si perde d’animo, non lascia sul campo altri colpi nelle difficili buche centrali delle seconde nove e realizza i birdie alla 16 e alla 18. Si salva invece Migliozzi chiudendo a +6 proprio sul filo, che nonostante un triplo bogey al par 3 della 8 chiude il suo giro con un totale di 75 (+4). Un solo birdie sulla carta del vicentino (alla due), mentre dalla 9 alla 18 sono tutti par, alcuni con salvataggi assai prestigiosi.

Non supera il taglio Francesco Molinari. Il torinese è in difficoltà dal tee fin dalle prime buche, partito quando le condizioni erano le peggiori. Il Champions Golfer of the Year del 2018 si barcamena fino alla 16 galleggiando sulla linea del taglio. Quando un birdie al par 5 lo avrebbe fatto tornare tra gli eletti per il weekend, il tee shot finisce nel ruscello che spezza in due a metà il fairway. Da lì una sequenza di errori, doppio bogey per il +9 e addio ultimi due giri.

L’azzurro comunque è in grandissima compagnia, con il Royal Troon che ha mietuto parecchie vittime eccellenti. A +8 finiscono tra gli altri Tyrell Hatton e Louis Oosthuizen, a +9 anche Tommy Fleetwood, Ludvig Aberg e Bryson DeChambeau. Scorrendo ancora la classifica addirittura +10 per Tony Finau e Viktor Hovland, +11 per Tom Kim e soprattutto Rory McIlroy,  e +14 per Tiger Woods. Da domani si accenderà anche la battaglia per la Silver Medal, con ben quattro amateur che hanno passato il taglio: il migliore è Callum Scott (37° a +4).

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