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IndyCar, l’era ibrida inizia da Mid-Ohio

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IndyCar Josef Newgarden/LaPresse

Da Laguna Seca ci si sposta in una nuova pista storica come Mid-Ohio, nona prova della NTT IndyCar Series 2024. Il tracciato di Lexington si appresta per vivere una nuova manifestazione da non perdere, la prima di un luglio particolarmente intenso con quattro corse in tre settimane.

Lo Stato dell’Ohio si appresta per ospitare un periodo decisivo per il campionato. La tappa di domenica sarà infatti la prima in assoluto con i motori ibridi, una soluzione che originariamente si sarebbe dovuta svolgere sin da inizio stagione. Regna l’incertezza sotto molti aspetti, una prima storica per la più importante categoria statunitense riservata alle ruote scoperte.

Occhi puntati questa domenica sul ‘kiwi’ Scott Dixon (2019, 2014, 2012, 2011, 2009, 2007 ), pluricampione di casa Ganassi che è sempre stato un riferimento in questo specifico impianto. Il #9 dello schieramento balza all’occhio nell’albo d’oro in compagnia di Alexander Rossi (2018), Josef Newgarden (2021, 2017), Colton Herta (2020 race-2), Scott McLaughlin (2022), Graham Rahal (2015) e Alex Palou (2023).

La stagione riprende dopo sette giorni di stop, un mese di luglio ricco di sfide è all’orizzonte per i protagonisti. Honda e Chevrolet hanno lavorato a fondo per sviluppare e sistemare il sistema ibrido, originariamente atteso al debutto nel GP di Detroit disputato una sola settimana dopo la Indy500. Gli organizzatori iniziano da Mid-Ohio un nuovo ciclo in attesa del debutto della tecnologia elettrica anche su ovale.

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