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Judo, il presidente Falcone si sfoga sui torti arbitrali: “Cosa abbiamo fatto di male? Viene voglia di mandare tutto a quel paese”

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Giuffrida / Lapresse

Un’Olimpiade di Parigi 2024 nerissima per ora per il judo italiano. Due carte da medaglia particolarmente nitide come Odette Giuffrida e Manuel Lombardo sono state pesantemente penalizzate da arbitraggi assurdi e poco comprensibili e hanno impedito la prosecuzione del percorso degli azzurri nei loro tabelloni.

Ha alzato con decisione la voce il presidente della Fijlkam Domenico Falcone per commentare questa difficile situazione: “Il potere degli arbitri sta uccidendo il judo. Continuano ad aumentare le nostre perplessità anche perché oggi la romena ha arbitrato in modo totalmente diverso. E’ davvero brutto vedere rovinati gli sforzi dei ragazzi e della federazione in modo non corretto e trasparente. Viene voglia di mandare tutti a quel paese. Il sistema attuale degli shido è da cancellare, bisogna fare qualcosa. Parlerò col presidente della federazione internazionale perché stanno massacrando la disciplina. I ragazzi sono preoccupati, temono per le gare ancora in programma. Cosa ha fatto di male l’Italia? Siamo stati forse troppo bravi a portene tredici?

Falcone ha proseguito ancora, puntualizzando che si tratta di un problema di sistema: “Non vale solo per l’Italia, questo sistema danneggia tutti, la classe arbitrale è da rivedere. Domenica abbiamo presentato un ricorso avverso le decisioni arbitrali dell’incontro perso da Matteo Piras. Secondo i nostri tecnici c’erano gli estremi ma dopo una nuova visione delle immagini del match non è stato accolto”.

Parole chiare, dirette che alzano ulteriormente il volume e il focus su decisioni inaccettabili e inconcepibili per una competizione come le Olimpiadi. La federazione italiana si è fatta sentire, anche in vista delle prossime gare.

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