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Judo, Lombardo bloccato ai quarti da Gjakova e da un pessimo arbitraggio. Resta viva la strada per il bronzo

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Lombardo / IJF

Non se ne esce. Dopo Odette Giuffrida, anche Manuel Lombardo deve fare i conti con scelte arbitrali oltremodo penalizzanti che lo estromettono dalla corsa alla medaglia d’oro nella categoria -73 kg di judo ai Giochi Olimpici di Parigi 2024. L’azzurro, uno dei favoriti della vigilia per il podio, è stato sconfitto ai quarti di finale dall’ostico kosovaro Akil Gjakova e dovrà dunque passare dai ripescaggi per cercare di agguantare almeno il bronzo.

Non si può nascondere però una forte delusione per quello che poteva essere il percorso del piemontese, capace di sbarazzarsi nei primi due turni per punteggio tecnico del polacco Adam Stodolski (waza-ari awasete ippon in 1’32”) e del thailandese Masayuki Terada (waza-ari dopo 3’04”). Nella finale della Pool B, l’argento iridato di Doha 2023 ha poi fronteggiato il campione europeo open in carica.

Un combattimento complesso per Lombardo, che ha sofferto la fisicità di Gjakova non riuscendo a sfoderare appieno il suo judo esplosivo e oltremodo spettacolare. Il prodotto dell’Akiyama di Settimo Torinese è rimasto purtroppo intrappolato in una situazione tatticamente e psicologicamente scomoda, rimediando un primo shido per falso attacco (abbastanza fiscale) e presentandosi al Golden Score con due sanzioni (dopo un cartellino giallo a testa per passività) sul groppone.

Proprio nel momento in cui l’inerzia dell’incontro sembrava sul punto di spostarsi definitivamente dalla parte di Manuel, il team arbitrale si è preso la scena mettendo fine alla contesa con un incomprensibile shido al nostro portacolori per falso attacco (invece di comminarlo a Gjakova) che ha portato alla squalifica di Lombardo. Ai recuperi il numero 4 del ranking se la vedrà con il canadese Arthur Margelidon ed in caso di vittoria potrà disputare lo spareggio per il bronzo contro il perdente della semifinale tra il francese Joan-Benjamin Gaba ed il moldavo Adil Osmanov.

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