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Judo, un atleta algerino si rifiuta di incrociare un israeliano alle Olimpiadi: rischio squalifica

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Dris / IPA Agency

Iniziano le prime polemiche in seno alle Olimpiadi di Parigi 2024. Ad accendere la miccia ci pensa il judo, con l’atleta algerino Messaoud Dris che avrebbe scelto di non scendere in campo nel suo incontro nella categoria -73 chili contro l’israeliano Tohar Butbul, secondo quanto emerge dal suo entourage.

A riportare la notizia è il portale ‘Ouest-France’, che parla del fatto che l’atleta algerino preferisca non partecipare contro Butbul poiché l’Algeria non riconosce lo stato di Israele. In questo caso Dris, campione africano della categoria dal 2022, potrebbe incorrere in una squalifica dalle competizioni internazionali, decisa dal Comitato Olimpico Internazionale e la Federazione Mondiale di judo.

Non è la prima volta in cui un judoka algerino decide di non affrontare un atleta israeliano. Successe proprio tre anni fa, ai Giochi di Tokyo. Quella volta il protagonista fu Fethi Nourine, che affermò come gli fosse impossibile competere per il suo appoggio alla causa palestinese subito dopo la pubblicazione del tabellone.

In questo caso Nourine si sarebbe dovuto scontrare nuovamente contro Tohar Butbul (poi bronzo nell’evento misto), ma al secondo turno. Prima avrebbe dovuto incrociarsi con Mohamed Abdalarasool, sudanese, che ebbe accesso al secondo turno e che poi, dopo una breve apparizione, parlò di un problema alla spalla prima di concedere per il terzo turno all’israeliano. Scusa, vera o falsa che sia, che gli bastò per evitare una squalifica. Nourine invece è stato sanzionato con dieci anni di squalifica nel settembre 2021 per aver ‘fatto propaganda politica e religiosa e aver violato la carta olimpica‘. Un indizio bello importante in vista di ciò che può succedere a Dris.

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