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Lance Armstrong si pronuncia su Pogacar: “Fare il ‘Cannibale’ è un grosso errore, io con Pantani…”

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Pogacar Vingegaard

Fare il “Cannibale” non paga? Tanti tra appassionati e addetti ai lavori si stanno dividendo nel giudicare Tadej Pogacar, dominatore assoluto del Tour de France e prossimo a realizzare la magica doppietta Giro-Tour, come Marco Pantani nel 1998. Vittorie e ostentazione delle stesse che stanno dando fastidio. Il pensiero va, ad esempio, al direttore sportivo della Visma Lease a Bike, Merijn Zeeman, che ha manifestato perplessità su quanto seguito possa dare allo sloveno questo modo di fare.

Nei fatti Pogacar si avvia a vincere per la terza volta in carriera la Grande Boucle, avendo conquistato prima della crono conclusiva di oggi cinque vittorie di tappa, che sommate alle 6 nella Corsa Rosa, rappresentano un primato eguagliato, in riferimento a quanto fatto nel 1970 dal mitico Eddy Merckx.

È intervenuto in questa discussione anche Lance Armstrong, che nel suo percorso non ha fatto nulla per mascherare la propria superiorità in gara ed è stato squalificato per l’assunzione di sostanze dopanti. A 20 anni di distanza, però, Lance ha cambiato la sua posizione: “Non deve fare l’errore di farsi odiare e di far venire dubbi sulla sua grandezza. Il mio punto di vista è cambiato. Anch’io sono stato in quella posizione. Ho sempre desiderato vincere le tappe, perché ero quel corridore lì. Qualcuno però mi ha detto, come osa Armstrong dire questo? Bene, sono l’unico qualificato per farlo. Quello che abbiamo visto da Pogacar, è stato l’errore più grande di tutta la sua carriera. Alle altre squadre non piace vedere questo e anche ai tifosi. Puoi dire che in Slovenia saranno contenti, ma in Belgio e in Danimarca? I Paesi di Evenepoel e Vingegaard, sono due Paesi che contano molto nel ciclismo. E poi ricorda che corri in Francia, con i media francesi. Questo è stato un errore enorme da parte sua“, le considerazioni dell’ex corridore americano nel podcast The Move.

Poi sento le reazioni della gente che mi dice, ‘è una gara’. Sì, è vero, ma è anche una campagna politica su di te. Non devi dare alle persone un motivo per odiarti. E vorrei ripeterlo. Non dare loro un motivo per odiarti. E, cosa più importante, non dare loro alcun motivo di dubitare di te. Non dare la possibilità di mettere in dubbio la tua grandezza. E Pogacar lo ha fatto, quello è stato il suo errore più grande“, ha aggiunto Armstrong.

E poi un riferimento al passato: “Vi ricordate sul Mont Ventoux? Ho lasciato vincere la tappa a Marco Pantani, ma lui non ne era contento. Per lui fu come un colpo in più. Neanche questo mi faceva sentire bene. Ma Pogacar deve puntare solo al gradino più alto del podio a fine Tour. Questa è la vera vittoria“.

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