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Lotta, i favoriti gara per gara alle Olimpiadi di Parigi 2024

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Susaki / Lapresse

Saranno ben 18 i titoli che verranno assegnati nella lotta ai Giochi Olimpici di Parigi 2024 da martedì 6 a domenica 11 agosto sulle materassine del Grand Palais Éphémère, a Champ de Mars. L’Italia, dopo aver rischiato un clamoroso flop (zero qualificati), potrà schierare due atleti anche se l’unico potenzialmente in grado di ambire al podio è Frank Chamizo nei -74 kg stile libero, mentre la giovane promessa Aurora Russo dovrà inventarsi un’altra magia per andare a medaglia nei -57 kg. Andiamo adesso a scoprire nel dettaglio i favoriti della vigilia gara per gara.

Partendo dal settore femminile, il Giappone non dovrebbe avere rivali perlomeno nei -50 kg (con la fuoriclasse Yui Susaki) e nei -53 kg (con la due volte iridata Akari Fujinami), mentre nella -57 kg Tsugumi Sakurai è la donna da battere ma rischia di essere insidiata dalla moldava Nichita, dall’americana Maroulis e della cinese Hong Kexin. Si annuncia invece un interessante sfida a due per l’oro nei -62 kg tra la kirghisa Tynybekova e la nipponica Motoki, con terza incomoda la statunitense Miracle. Il Paese del Sol Levante punta al bersaglio grosso anche nei -68 kg con Ozaki, che dovrà vedersela soprattutto con la turca Tosun e l’emergente americana Elor. Terzetto di favorite infine nei 76 kg, con in prima linea quasi sullo stesso piano la kirghisa Medet Kyzy, la giapponese Kagami e la rappresentante di Team USA Kennedy Blades.

Spostiamoci ora alla lotta libera maschile, con il serbo Micic favorito numero uno nei 57 kg con discreto margine rispetto al giapponese Higuchi, all’albanese Abakarov, all’armeno Harutyunyan e allo statunitense Lee. Grande incertezza ed equilibrio nei 65 kg, in cui si candidano al primo posto diversi atleti tra cui l’ungherese Musukaev, l’iraniano Amouzad, l’armeno Tevanyan, il portoricano Rivera ed il nipponico Kiyooka. Un nome su tutti invece nei 74 kg, il fenomeno a stelle e strisce Kyle Dake, abbastanza nettamente superiore alla concorrenza in assenza del russo Sidakov. Tutto pronto per un duello Iran-USA negli 86 kg tra Yazdani e Brooks, con quest’ultimo che si è guadagnato il posto battendo il plurititolato David Taylor ai Trials americani. Bahrain in pole position per il successo nei 97 kg graazie al naturalizzato Tazhudinov, ma attenzione allo statunitense Snyder e all’azero Magomedov. Nulla di scontato tra i pesi massimi (125 kg), anche se l’iraniano Zare si fa preferire leggermente rispetto a Parris (USA), Petriashvili (Georgia) e Akgul (Turchia).

Passando in rassegna il settore della greco-romana, il Kirghizistan mette nel mirino la medaglia d’oro nei 60 kg con il campione iridato in carica Sharshenbekov, un gradino sopra al giapponese Fumita e al cinese Cao Liguo. Nei 67 kg il cubano Orta ha lo status di favorito della vigilia, ma la costante crescita dell’azero Jafarov potrebbe ribaltare le gerarchie proprio sul palcoscenico olimpico. Vincitore degli ultimi due Mondiali consecutivi, il kirghiso Makhmidov è inevitabilmente il punto di riferimento globale nella categoria 77 kg con un buon margine su Suleymanov (Azerbaigian) e Kusaka (Giappone). Negli 87 kg la tavola è già apparecchiata per una probabile finale stellare tra il turco Cengiz e l’ungherese Losonczi, mentre nei 97 kg possono iscriversi alla corsa per il titolo l’armeno Aleksanyan, il cubano Rosillo e l’iraniano Saravi. Iran che può contare infine sull’uomo da battere tra i pesi massimi, Mirzazadeh, ma occhio al ritorno in gara (per la prima volta dopo Tokyo) del leggendario 41enne cubano Mijain Lopez che va a caccia di uno storico pokerissimo olimpico.

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