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Monaco avverte Jasmine Paolini: “Se non gioca meglio che con Vekic, con Krejcikova rischia di perdere”

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Jasmine Paolini
Paolini / Lapresse

Prosegue la favola di Jasmine Paolini che, nonostante mille difficoltà ed un gioco poco brillante a causa della tensione, sconfigge anche la croata Donna Vekic in rimonta (10-8 al super tie-break del terzo) al termine di un match drammatico e raggiunge una storica finale a Wimbledon 2024, dove se la vedrà con la ceca Barbora Krejcikova. La semifinale dell’azzurra è stato il tema principale dell’ultima puntata di TennisMania Speciale Wimbledon, trasmissione condotta da Dario Puppo (giornalista e telecronista di Eurosport) e visibile sul canale Youtube di OA Sport, con ospiti Guido Monaco (commentatore tecnico di Eurosport) e Massimiliano Ambesi (giornalista e commentatore di Eurosport).

Penso che Paolini peggio di così a tennis non possa giocare. Non le riusciva niente di niente. Se prendiamo quello che ha fatto nei turni precedenti, Keys compresa, e quello che ha fatto in semifinale, parliamo di due giocatrici diametralmente opposte. Non ha messo una prima, non muoveva i piedi, non aveva un cambio tattico, non riusciva mai a muovere la Vekic. È stato un incubo questa partita. La grandezza di Paolini, con la gentile collaborazione della croata in certi momenti, è stata quella di accettare la sofferenza e la frustrazione di queste sensazioni pessime che immagino abbia avuto lungo tutto il match, tranne qualche sprazzo”, l’opinione di Monaco.

“Poi la partita è diventata bella nella parte finale perché erano talmente tante le emozioni, la rimonta, la situazione, la sceneggiatura, la lunghezza dell’incontro… Vekic, che ha la grande colpa di non essersi resa conto completamente delle enormi difficoltà di Paolini, non ne ha approfittato per allungare nel punteggio e ha cominciato a pensare che stava raggiungendo un grande traguardo, come è normale che sia, inventandosi delle smorzate orripilanti che non centravano niente e hanno dato un po’ di respiro all’azzurra. Errori a volte un po’ madornali. Di solito nel tennis è difficile che non vinca chi se lo merita, però diciamo che la bravura ed il coraggio che ha messo in campo la Vekic nei punti determinanti sono stati ammirevoli, perché ha tirato fuori il suo miglior tennis quando era sull’orlo della sconfitta, alternandolo però ad errori clamorosi. Tolto il servizio, non mi piace niente della Vekic. Tutti questi movimenti con la racchetta vicina, con la palla vicina… La croata ha giocato una buona partita dal suo punto di vista, però c’era un’avversaria costantemente alle corde”, prosegue il commentatore tecnico di Eurosport.

Sulla prestazione della numero 1 d’Italia rispetto a quanto visto in queste due settimane a Londra: “Io non ho visto neanche un minuto di fila di quello che avevo ammirato nelle partite precedenti di Paolini. Non si è mai liberata. Poi rientrava, poi perdeva di nuovo il servizio. Nel super tie-break ha messo solo due prime, un ace ed un punto giocato bene. L’altra, sulla seconda di Paolini che tornava indietro, ha sbagliato delle risposte clamorose che hanno tenuto in vita la toscana. Se parliamo di tennis, è la peggior prestazione possibile di Paolini. Se parliamo di tenuta nervosa, capacità di sopportare quella situazione ed essere capace di gestire le tensioni, è una grande prestazione di Paolini”.

Sulle prospettive in vista della finale: “Toccato il punto tennistico più basso, adesso in finale mi aspetto di rivedere quello splendore di giocatrice che ho visto fino ai quarti perché altrimenti ho paura che purtroppo si rischi di non sfruttare una grande occasione. Trovare in finale Krejcikova, che è una tennista straordinaria quando gioca bene, rimane una grandissima chance. La ceca viene da un periodo nero: problemi fisici, ha vinto tre partite negli ultimi tre mesi. A livello anche di pressioni si parte alla pari. Poi è vero che l’altra ha già vinto uno Slam, però insomma la possibilità di vincere Wimbledon diciamo che qualche pensiero lo può dare. È indecifrabile Krejcikova, è una giocatrice che quando gioca bene gioca veramente bene, ma quando gioca male gioca veramente male. Possono avere anche delle similitudini tecnico-tattiche, quindi vediamo un po’. Secondo me Krejcikova in una finale a Wimbledon la prendiamo e non possiamo lamentarci. Se non gioca meglio però prende 6-2 6-2”.

VIDEO: LA PUNTATA COMPLETA DI TENNISMANIA

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