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MotoGP, Claudio Domenicali chiarisce: “Ducati punta ancora sui giovani e su Marc Marquez…”

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Claudio Domenicali
Domenicali / LaPresse

Mettere i punti sulle i. Claudio Domenicali, amministratore delegato di Ducati Corse, ha voluto chiarire l’agire della Casa di Borgo Panigale in MotoGP in merito alle scelte del mercato piloti. L’arrivo di Marc Marquez nel team ufficiale nel 2025 è stato interpretato dagli addetti ai lavori come un cambio di strategia rispetto al passato. Domenicali, dunque, ha voluto precisare ai microfoni di Sky Sport il modus operandi.

Sono successe molte cose, abbiamo letto commenti di tipo diverso. È chiaro che abbiamo un po’ servito le carte, poi è iniziato un domino che in qualche modo ci ha portati ad avere una situazione per l’anno prossimo diversa, che però è il risultato delle decisioni che abbiamo preso. Da tempo noi abbiamo scelto di puntare sui giovani come Pecco e portarli su. Quando poi diventano dei talenti e dei campioni del mondo quelli nuovi che arrivano fanno fatica a trovare posto, quindi era inevitabile che non potessimo tenere tutti. È anche il risultato della scelta di concentrarci sullo sviluppo della moto nuova, quella del 2027, nessuno ne parla ma è da fare molto bene. Quindi è importante pensare a quello che stiamo facendo oggi in questo campionato bellissimo, all’anno prossimo, ma anche più avanti“, ha dichiarato il manager italiano.

Sull’ingaggio di Marquez: “È stata una decisione difficilissima per noi perché a Martin vogliamo un gran bene: la scelta alla fine era Marc o Jorge, che è con noi da tempo ed è fortissimo. Il tempo ci dirà se questa decisione è stata giusta o no. La scelta di Marquez è divisiva, molto più in Italia che nel resto del mondo per la sua storia, il suo modo di guidare e quello che è successo in passato. Quello che leggo è che nessuno mette in discussione il suo talento, ma diverse persone hanno delle opinioni molto caratterizzate sulla sua storia“.

E sulle scelte future: “Noi poniamo grande attenzione per fare in modo che l’azienda sia un tutt’uno: le corse, le famiglie a Borgo Panigale. E anche a bilanciare quello che spendiamo per sviluppare la moto con i costi per i piloti. Mi piacerebbe fare anche un piccolo appunto: ho sentito dire che noi non abbiamo più la strategia dei giovani, questo penso sia negato dai fatti, Fermin Aldeguer è uno dei piloti promettenti e sarà con noi l’anno prossimo. Quindi non solo non cambiamo strategia, ma vogliamo rinforzarla. Di Giannantonio è un pilota che ci piace molto, con VR stiamo lavorando per portare a casa proprio questo obiettivo. Penso che sia cresciuto molto, quindi saremmo contenti se riuscissimo a trattenerlo. Siamo anche vicini, che è una buona cosa. Per Fermin dovremmo decidere in funzione di come si incastrano tutte le caselle e qual è l’assetto migliore tra VR e Gresini“.

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