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MotoGP, Francesco Bagnaia: “Giornata positiva anche se era pericoloso spingere, spaventato dalla curva 11”

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Bagnaia / Valerio Origo

Francesco Bagnaia ha chiuso al quinto posto la tabella dei tempi delle pre-qualifiche del Gran Premio di Germania. Il campione del mondo in carica ha comunque ceduto solamente 99 millesimi all’attuale leader della classifica generale Jorge Martin.

Un sostanziale equilibrio con lo sfidante principale nella rincorsa al terzo titolo iridato. La notizia della giornata è però rappresentata dal fatto che non è Ducati la potenza egemone, bensì Aprilia. Come d’abitudine, la Casa di Noale si è esaltata in condizioni di scarsa aderenza.

Dunque al Sachsensring non ci sarà l’ormai abituale “monomarca di Borgo Panigale”? Ci sarà una concorrenza da battere oltre a quella interna? La risposta arriverà nelle prossime ore, nel frattempo ecco il bilancio tracciato dal ventisettenne piemontese al termine

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“Mi aspettavo che su questa pista non si potesse andare come ad Assen, era difficile ripetersi. Comunque sia, è stata una giornata molto positiva. Di solito qui al Sachsenring faccio fatica sul passo gara, invece oggi è andata alla rovescia.

Sono molto contento del mio ritmo, perchè sono tra il più veloci assieme a Marquez e Martin. Al contrario, non sono soddisfatto del feeling provato sulla moto. Non sono ancora al 100% del mio potenziale, ma stiamo lavorando per trovarlo.

Sappiamo quale direzione prendere domani, dobbiamo trovare più grip al posteriore, ma forse dipende anche dalle condizioni. Non sono riuscito a sfruttare le gomme, soprattutto nelle curve a destra. L’importante oggi era stare nei primi 10 e ci sono riuscito.

Oggi era pericoloso spingere, troppo vento e troppo freddo. La curva 11, dove sono caduti Marquez, Bastianini e Bezzecchi mi ha spaventato. Il vento ti spingeva all’esterno e l’anteriore si chiudeva di continuo. Ammetto di essere entrato sempre lontano dal mio limite.

Se Viñales mi ha sorpreso? Assolutamente no. Il Sachsenring è una pista dove si sta molto tempo in piega e si adatta bene alle caratteristiche della Aprilia. Maverick è stato molto bravo a sfruttare al massimo il suo potenziale”.

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