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Nuoto, Benedetta Pilato: il cambio di vita l’ha portata a un centesimo dal podio olimpico. L’età è dalla sua parte

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Benedetta Pilato
Pilato / LaPresse

Brava Benedetta. Cominciamo da qui con l’analisi della gara della pugliese, in questa Finale dei 100 rana donne alle Olimpiadi di Parigi. Sì, perché Benny ha fatto la gara che doveva fare: un passaggio giusto, non esagerato ai 50 metri, e una buona progressione che ha portato al crono di 1:05.60.

Pilato, dopo le tensioni dei giorni precedenti, è riuscita quasi a liberarsi, mettendo altre sensazioni in acqua e sfiorando il podio per un centesimo “stronzo”, usando l’aggettivo di Benedetta nell’intervista post gara. Certo, avesse nuotato il tempo del Trofeo Settecolli sarebbe stata argento, ma con i se e i ma non si fa la storia e contesti diversi non possono essere rapportati.

In una stagione di grandi cambiamenti, lasciando Taranto e approdando a Torino, Benedetta si è ritrovata come atleta. Sì, perché dopo gli straordinari riscontri del 2022, con gli ori mondiali ed europei a Budapest e a Roma, la ragazza sembrava aver perso la strada e aveva bisogno di mutare lo spartito.

L’ha compreso da ragazza matura quale è e ha saputo circondarsi di un ambiente come quello gestito da Antonio Satta. In un anno di lavoro, dunque, colei che sembrava un po’ in crisi di identità ha saputo combattere nella gara più importante e anche per un pizzico di sfortuna il podio non è arrivato. Considerando il tutto come una primissima tappa della propria carriera, ci sono i presupposti per continuare a crescere.

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