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Nuoto di fondo, Ginevra Taddeucci: “Non si può gareggiare nella Senna, c’è il piano B”

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Taddeucci / LaPresse

Ginevra Taddeucci ha fatto il suo esordio nelle Olimpiadi di Parigi 2024 e l’ha affrontato in maniera un po’ particolare. L’atleta delle acque libere ha ottenuto il pass per la competizione a Cinque Cerchi grazie al tempo limite ottenuto nel Trofeo Settecolli a Roma, gareggiando nei 1500 stile libero. Facendo appello a questa parte del regolamento, la toscana avrà la chance di rappresentare il Bel Paese nel nuoto di fondo, ma c’era l’obbligo di passare per la disputa delle trenta vasche in piscina.

Così va letta la sua presenza nelle batterie odierne dei 1500 sl, dove Ginevra ha concluso con il crono di 16:12.45 (11° crono): “Posso ritenermi soddisfatta della mia prova, temevo di fare una brutta gara perché non ho così tanti 1500 affrontati nel mio percorso e vengo da una preparazione molto intensa per il fondo. Invece, il tempo è stato buono e va bene così“.

Non si può però non parlare delle condizioni della Senna (sede delle gare del nuoto di fondo, con gara femminile prevista l’8 agosto), che dopo le precipitazioni dei giorni scorsi sono molto peggiorate. Non è un caso che oggi ci sia stato l’annullamento della gara maschile di triathlon. “Non è una novità e anche Gregorio (Paltrinieri ndr) si è esposto. Per quanto mi riguarda, non c’è molto da fare se non considerare la soluzione alternativa. Competere nel bacino dove ci sono attualmente le gare di canottaggio perché non penso che la Senna improvvisamente possa dare così tante garanzie“, ha dichiarato Taddeucci.

Chiaramente non è una situazione ideale perché ora come ora non sappiamo esattamente dove dovremo gareggiare e non ci sono state delle prove a precedere questa 10 km. Non capisco cosa stiano aspettando gli organizzatori. Noi competiamo nelle Olimpiadi“, ha concluso Ginevra.

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