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Nuoto, Francesca Fangio entra in extremis in semifinale dei 200 rana alle Olimpiadi

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Francesca Fangio
Fangio / LaPresse

Se la cava al filo Francesca Fangio. L’azzurra si qualifica alle semifinali dei 200 rana alle Olimpiadi di Parigi agguantando il quindicesimo tempo complessivo; non faccile dopo la batteria in cui si è ritrovata, piena di talento ma anche di molti aspetti tattici.

Difatti i primi 100 metri sono abbastanza lenti, con la linea che fa fatica a sgranarsi. Soltanto dopo il secondo passaggio l’estone Eneli Jefimova e la rappresentante di Singapore Letitia Sim En Yi iniziano a staccarsi e diventa una lotta tra le altre sei, Francesca compresa.

E l’azzurra ci prova, provando a mettere la mano avanti e la tattica pare pagare con il quarto posto ai 150 metri. Ma l’azzurra è la più lenta delle sei in lizza si fa recuperare dalla statunitense Lilly King e dall’australiana Ella Ramsay, ma il suo 2’25”85 basta per arrivare tra le migliori sedici e provare a giocarsi un posto in finale

Ma, contrariamente al solito, il miglior tempo della mattinata arriva dalla prima batteria. Non è però un nome qualunque, con Tatjana Smith, già vincitrice nei 100, che ricorda a tutti chi è la migliore con un 2’21”57 fatto apparentemente senza forzare. Per la sudafricana l’obiettivo è la doppietta, senza mezzi termini.

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