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Nuoto, parte la corsa al podio di Nicolò Martinenghi. Tra Qin e Peaty ci sarà spazio solo per il bronzo?

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Martinenghi / LaPresse

Da domani si comincia. La “Paris La Defense Arena” sarà teatro del nuoto alle Olimpiadi di Parigi 2024 e in casa Italia si andrà a caccia di una complicata conferma rispetto ai Giochi di Tokyo, in termini di podi ottenuti in vasca (6). Tra questi, si ricorda il bronzo a Cinque Cerchi di Nicolò Martinenghi.  Sarà difficile per Tete nei suoi 100 rana.

La specialità è in fermento e, per quanto si è visto negli ultimi mesi, ci sono due atleti che paiono inattaccabili: il riferimento è al campione del mondo di Fukuoka 2023, Qin Hayang, e al fenomenale britannico Adam Peaty. Uno scontro tra titani, in cui il cinese vanta la miglior prestazione stagionale di 57.69, mentre Peaty può mettere sul piatto i suoi ori in successione a Rio 2016 e a Tokyo 2020 nella specialità.

Messo alle spalle un periodo personale molto difficile, il rappresentante del Regno Unito è tornato a nuotare tempi di rilievo, come il 57.94 dei Trials britannici. In tutto questo, Peaty è tuttora accreditato di un primato mondiale inavvicinabile (56.88) anche per l’atleta asiatico.

Martinenghi, dunque, potrebbe puntare alla lotta per il gradino più basso, ma servirà la sua miglior versione per battere il campione del mondo di Doha 2024, Nic Fink, per non parlare dell’olandese Arno Kamminga e dell’altro cinese Sun Jiajun, tutti accreditati di tempi migliori del lombardo. Vero è che l’allievo di Marco Pedoja ha impostato il suo anno con il misurino, visti i problemini al ginocchio che ogni tanto si sono presentati, di conseguenza l’argento mondiale di quest’anno (davanti a Peaty) non al meglio e l’affermazione al Settecolli sono buoni segnali.

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