Tennis
NUOVA DIMENSIONE! Lorenzo Musetti ai quarti di finale a Wimbledon: lezione di tennis a Mpetshi Perricard!
Lorenzo Musetti vola per la prima volta ai quarti di finale in uno Slam. E lo fa a Wimbledon, dove in tanti fino a un anno fa non l’avrebbero pronosticato tanto avanti. La conferma di un’ottima estate sull’erba, però, è tutta qui, nel 4-6 6-3 6-3 6-2 con cui chiude un comunque ottimo torneo per il francese Giovanni Mpetshi Perricard, il cui servizio-bomba stavolta è meno effettivo di fronte a una grande varietà di colpi del toscano. Per lui ora il vincitore della supersfida (che non è piatto forte di giornata solo per l’esistenza di Rune-Djokovic) in chiave USA-Germania tra Taylor Fritz e Alexander Zverev.
Il primo ad avere qualche grattacapo è Mpetshi Perricard, che però riesce a risalire in maniera ideale dallo 0-30 nel secondo game. La stessa sorte tocca a Musetti, che sul 15-30 serve la seconda e vede il rovescio del francese finire in rete (in breve, viene graziato). Solo che questa sorte non è uguale: c’è palla break per il transalpino, con il toscano che sbaglia parecchio, finisce spinto indietro e subisce il dritto che significa battuta strappata. Non c’è sostanzialmente più modo di rientrare, con un servizio che dall’altra parte di solito non fa partire o accorcia lo scambio, e pur con qualche brivido nel decimo game arriva il 6-4.
Il toscano si salva di nuovo nel game d’apertura del secondo set, da 15-30, e lo fa con buonissimo stile. Seguono diversi game in cui i due non si danno fondamentalmente alcun tipo di fastidio. Improvvisamente, sul 4-3, di chance per raddrizzare il confronto ne arrivano due. Basta la prima di esse, semplicemente perché Mpetshi Perricard decide di tentare una follia: seconda tirata alla stessa velocità della prima. Non solo non entra, ma esce di metri: 5-3. La prima del numero 2 azzurro funziona a dovere, e la parità assoluta arriva in tempi molto rapidi.
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Il momento difficile del transalpino prosegue, tant’è che sull’1-1 deve salvare altre due palle break. Stavolta lo fa con due ottime prime, ben diverse dal disastro compiuto pochi minuti prima. Musetti s’inventa poi uno splendido punto difensivo col quale, alla fine, beffa di dritto Mpetshi Perricard. Il toscano non si fa pregare stavolta, gli piazza una grande risposta vincente e sale sul 2-1. C’è anche una chance del doppio break, questa volta sul 4-2, ma è una prima esterna che toglie qualunque dubbio. Solo per il momento, però, perché una risposta insensata, per bellezza, del toscano significa nuova possibilità, mancata con un rovescio lungolinea fuori di pochissimo. Di opportunità ne giungono altre tre, tutte mancate (seppur anche con dei bei livelli di spettacolo). Il gioco è tutto dalla parte di Musetti ora, con il francese che è meno incisivo al servizio e fa fatica a contenere le trame avversarie. Buon per il numero 2 azzurro, che con tanta qualità mette a segno il 6-3 e va a servire per primo nel quarto set.
Inevitabilmente, Mpetshi Perricard paga il fatto di avere davanti un giocatore che è in modo completo nella propria zona preferita, capace di esprimere un livello di tennis altissimo. Sull’1-0 ci sono tre opportunità di fuga immediata per Musetti, che ribadisce il concetto facendo fare tre volte il giro dell’Underground di Londra al suo avversario: break a zero e fuga in cassaforte. In campo, di fatto, c’è solo un giocatore, fatti salvi i servizi del francese quando entrano. E, nell’ultimo game, tendono a entrare meno bene del solito: ci sono tre match point di fila. I primi due se ne vanno, nel terzo viene fuori uno scambio decisamente lungo nel quale Mpetshi Perricard non ne ha più, subisce il dritto di Musetti e deve guardarlo arrivare ai quarti di finale.
23-8 contro 35-42: il rapporto vincenti-errori gratuiti tra Musetti e Mpetshi Perricard dice tutto in merito alla performance del toscano, molto bravo a tenere in mano la situazione anche nelle difficoltà del primo set. Alla fine dei conti finisce per essere lui il più efficace in assoluto, trovando il 79% di punti vinti con la prima contro il 67% del suo avversario. Ancora migliore il dato sulla seconda: 84%-53%.