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Olimpiadi Parigi 2024, Malagò: “Spedizione da record mostra la qualità del nostro lavoro”

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Giovanni Malagò
Malagò / Lapresse

Si avvicinano i Giochi Olimpici di Parigi 2024 che cominceranno ufficialmente venerdì prossimo con la cerimonia di apertura e per l’Italia è una rassegna da record con la bellezza di 403 qualificati rispetto ai 334 di Tokyo.

A parlare dei temi caldi, politici e non, in casa Italia è stato il presidente del CONI Giovanni Malagò, che si è soffermato in un’intervista rilasciata al Sole 24 Ore sul discorso dello ius soli sportivo: “Ho cercato a più riprese di sensibilizzare tanti amici che osteggiano lo ius soli sportivo, ma senza risultati. Vorrei far veder loro cosa succede a un ragazzo nato in Italia da genitori stranieri – aggiunge – Fino ai 18 anni veste l’azzurro. Poi, a 18 anni, per rappresentare l’Italia deve essere cittadino italiano e inizia un inferno burocratico. Non è mia competenza parlare di ius soli, ma, senza lo ius soli sportivo, rischiamo di perdere tanti talenti sui quali abbiamo investito perché lasciano lo sport o cambiano Paese“.

Sulle imminenti Olimpiadi: “La situazione è drammatica, ma sono malato di ottimismo e non escludo che la tregua olimpica possa scendere in campo a Parigi. Il provvedimento adottato dal Cio è il migliore possibile, considerate le tensioni, anche se sono scontenti gli atleti russi e bielorussi, che potranno essere a Parigi senza bandiera e senza inno e dovendo firmare un documento in cui prendono le distanze dalla guerra, e lo sono gli ucraini che non accettano la decisione“.

Sugli azzurri: “A Parigi ci sono i presupposti per migliorare Tokyo, edizione benedetta da 40 medaglie. La spedizione azzurra è da record: 403 qualificati (334 a Tokyo) e questo dimostra che abbiamo lavorato bene, certo le variabili sono imponderabili .Il carisma di Tamberi e le vittorie di Sinner stanno coinvolgendo gli italiani e dimostrano che non siamo solo calciofili. Non esiste contrapposizione fra calcio e sport olimpici“.

 

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