Artistica
Pagelle ginnastica Olimpiadi: i voti delle Fate d’argento. Iorio insegna eroismo, Andreoli mortifera, D’Amato versione Mosè
Le Fate hanno conquistato la medaglia d’argento nella gara a squadre femminile di ginnastica artistica alle Olimpiadi di Parigi 2024, riportando in Italia un alloro a cinque cerchi nel team event che mancava da 96 anni. Le azzurre hanno battuto Brasile, Gran Bretagna, Cina, Canada al termine di una gara serratissima e sono state superate soltanto dagli USA di Simone Biles. Di seguito le pagelle e i voti dell’Italia nella finale a squadre dei Giochi.
PAGELLE ITALIA GINNASTICA ARTISTICA FEMMINILE
ANGELA ANDREOLI: 9. La bresciana ha avuto l’intero palazzo sulle sue spalle per ben due volte: quando si è esibita per ultima alla trave (13.300) e quando ha eseguito in chiusura il suo esercizio al corpo libero (fantastico 13.833). In quelle due occasioni sarebbe stato facile accusare la pressione e sbagliare, invece, la 18enne si è esaltata come una garista nel suo giorno migliore, non ha tremato e ha tenuto l’Italia in alto, spingendola verso l’apoteosi. Fondamentale l’avvitamento e mezzo al volteggio (13.566) per sostituire Iorio.
ALICE D’AMATO: 8,5. Un all-around da capitana vera: non impeccabile alla tavola (13.933) e imprecisa al corpo libero (13.466), ma la rasoiata alle parallele asimmetriche (14.633 da Campionessa d’Europa) e l’acrobatica alla trave (13.933) hanno spedito in cielo la nostra Nazionale. Alla sua seconda apparizione ai Giochi trova la grande apoteosi, lo fa da veterana e con dedica alla gemella Asia. L’abbiamo ammirata in versione Mosé: ha aperto le acque verso il trionfo.
MANILA ESPOSITO: 8. Ci ha fatto tremare con l’errore al corpo libero (12.666): uno sbaglio grave che rischiava di compromettere tutto. Insolito perché è arrivato dalla Campionessa d’Europa, la ginnasta più cresciuta negli ultimi due anni, quella spesso più impattante e che raramente incappa in falli di un certo peso. Ricordiamo quello che aveva fatto prima: dty al volteggio (14.166) e straripante trave (13.966), due bordate basilari per il trionfo tricolore.
Ginnastica artistica, l’Italia conquista la terza medaglia alle Olimpiadi: Fate nell’eternità
ELISA IORIO: 10. Tanti professionisti dovrebbero imparare dalla ginnasta emiliana, che stasera ha mostrato uno spirito di squadra e di abnegazione davvero encomiabile, da autentica patriota. L’azzurra aveva rimediato un trauma distorsivo durante le qualificazioni e si temeva di non poterla schierare, ma ha stretto i denti perché sapeva che il suo esercizio alle parallele era cruciale per le ambizioni di podio della squadra: lo ha fatto per se stessa, per le compagne, per l’Italia. Ha pennellato un grande esercizio nonostante il dolore, ha stretto i denti e ha zoppicato per tornare in panchina ma ha portato a casa un 14.266 determinante per il podio.
GIORGIA VILLA: 7. Viene spedita nella mischia per l’esercizio alle parallele asimmetriche, affiancando Iorio e D’Amato. Apre la rotazione e riesce a rompere il ghiaccio con sostanza, senza rischiare e infondendo sicurezza a tutto il gruppo. Ottiene un valido 13.766 che spalanca le porte dell’impresa. Tre anni fa rimase a casa da Tokyo a causa di un infortunio dell’ultimo minuto, questa volta torna con un alloro al collo che corona una carriera intera.