Nuoto
Pagelle nuoto Olimpiadi 2024: Martinenghi si merita il bacio accademico. Ceccon, prendere o lasciare
PAGELLE NUOTO OLIMPIADI 2024
Nicolò Martinenghi 10 e lode, con il bacio accademico – È anche superfluo giustificare questa valutazione. Il lombardo si è spinto dove non si poteva immaginare e nei 100 rana ha vissuto e ci ha fatto vivere un sogno. 24 anni dopo Domenico Fioravanti, l’Italia è tornata regina nei 100 rana e dall’urlo di Domenico alla lingua da fuori sbarazzina, con capello biondo platino, di Nicolò. Bravissimo a sfruttare l’occasione e a farsi trovar pronto in una Finale non dai crono sensazionali. Ma essere campioni significa anche questo.
Thomas Ceccon 7 – Ci fa un po’ tribolare al mattino per una condotta di gara rivedibile nei 100 dorso, ma questo è Ceccon, prendere o lasciare. In semifinale, un piccolo clic e secondo tempo di ingresso alla gara di domani. Il cinese Xu Jiayu ha fatto la mossa questa sera, mentre l’azzurro ritiene di essersi tenuto il meglio per la sfida finale. Vedremo cosa accadrà, perché Martinenghi ha lanciato il guanto e ora spetta al veneto rispondere.
Benedetta Pilato 6.5 – L’ingresso in Finale era l’obiettivo minimo per la pugliese nei 100 rana, ma la sua forma non sembra eccelsa. A onor del vero nessuna delle sue competitors si è mostrata straordinaria, a eccezione della sudafricana Tatjana Smith. In un atto conclusivo in cui non ci sarà Ruta Meilutyte e in cui la cinese Tang Qianting non ha rubato l’occhio come si pensava, la contesa per il podio è aperta, ma servirà la Pilato del Settecolli. La vedremo in azione domani? Lo scopriremo.
Alberto Razzetti 7 – Ci ha provato il ligure nel vivere il sogno di un podio nei 400 misti e il crono ottenuto alla fine ha sfiorato il primato italiano. Un secondo di troppo, probabilmente, è stato accumulato nella frazione a dorso, che rappresenta il termometro della situazione per lui. Al mattino il passaggio era stato ottimo, mentre nell’atto conclusivo non altrettanto. La rimonta a rana e a stile libero è stata entusiasmante, ma negli ultimi 15 metri si è pagato il conto e il quinto posto si è tramutato in realtà.
Lisa Angiolini 5.5 – L’ingresso in Finale era l’obiettivo e visti i crono nuotati era alla sua portata. Prima delle escluse la toscana che avrebbe voluto regalarsi un palcoscenico del genere, dal valore molto alto. Un nono posto amaro, perché si poteva davvero fare.
Filippo Megli 6 – Semifinale raggiunta, seppur al limite, e tempo da 1:46 nuotato. I 200 stile libero del toscano hanno dei connotati sufficienti, anche se forse da parte sua si sperava di rispolverare un crono da 1:45.
Alessandro Ragaini 5.5 – La prima presenza alle Olimpiadi non è facile da gestire e un po’ lo si è visto nella gestione della sua gara. Sperava di toccare la piastra in un crono da 1:45 nelle quattro vasche dello stile libero, come agli Assoluti, ma la tassa a Cinque Cerchi doveva essere pagata in qualche modo.
Michele Lamberti 5 – Un secondo al di sopra del suo personale nelle batterie dei 100 dorso ha rappresentato l’emblema delle sue difficoltà. Inseguire la qualificazione fino alla fine a questi Giochi è costato caro.