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Pagelle Tour de France 2024: Pogacar è il più forte, Vingegaard non al meglio, Ayuso già terza forza?

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Tadej Pogacar
Pogacar IPA Agency

PAGELLE QUARTA TAPPA TOUR DE FRANCE 2024

Tadej Pogacar, voto 10: semplicemente perfetto. Il lavoro della UAE Emirates è strepitoso, lui a 900 metri dal GPM del Galibier parte e dopo una, due, tre accelerazioni si toglie di ruota anche Vingegaard, ultimo dei rivali che ha provato a difendersi. Il ritmo dello sloveno in questo momento è irraggiungibile per chiunque altro, lo fa vedere anche in discesa dove pennella e aumenta il distacco su tutti. Vittoria di tappa, Maglia Gialla, tutto troppo facile per il momento.

Jonas Vingegaard, voto 7: battaglia splendida quella con Pogacar nell’ultimo chilometro del Galibier. Il danese non è ancora al top, ma con le sue qualità in montagna quasi riesce a tenere il passo dello sloveno. Poi successivamente paga gli sforzi e deve cedere secondi importanti. Occhio però che non è finita.

Primoz Roglic, voto 6: riesce a resistere con le unghia e con i denti, ma non sembra in condizione per poter lottare per la vittoria (difficilmente anche per il podio).

Remco Evenepoel, voto 7,5: combatte e lo fa con tutta la sua classe. Il primo inseguitore di Roglic e Vingegaard in salita, neanche troppo distante dalla coppia. Poi in discesa purtroppo va in difficoltà ed è costretto a dar tutto nell’ultimo tratto. Ci riesce, prendendosi l’abbuono e la seconda piazza in classifica.

Juan Ayuso, voto 7,5: sarebbe capitano in qualunque altra squadra presente in questo Tour. Lo spagnolo in un certo momento forse ha ragionato da leader, risparmiandosi sul Galibier, poi, richiamato da Almeida, ha dato tutto per la causa UAE Emirates. Nonostante ciò ha chiuso terzo sul traguardo, togliendo secondi di abbuono a Roglic.

Carlos Rodriguez, voto 7,5: in salita è il primo degli inseguitori del terzetto al comando, la condizione è buona e di solito cresce anche con il passare dei giorni. Il podio è un sogno, ma non così remoto per l’alfiere della Ineos Grenadiers.

Giulio Ciccone, voto 7: il distacco di 2’41” parlerebbe di una controprestazione, ma la nona piazza (anche in classifica generale) in un Tour de France dal livello monstre significa tanto per l’abruzzese. Farà classifica e l’obiettivo è una top-10 che sarebbe importantissima.

Richard Carapaz, voto 5: dalla grande emozione della Maglia Gialla al crollo verticale odierno. Vederlo con Pogacar, Vingegaard ed Evenepoel era utopia, ma i 5′ sono sintomo di una crisi vera e propria.

Enric Mas, voto 4,5: lo spagnolo aveva come obiettivo la top-5 in questo Tour de France, invece alla prima accelerazione è proprio crollato, cedendo addirittura 4′. È già fuori classifica quando la Grande Boucle deve ancora iniziare.

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