Dressage

Olimpiadi 2024, caso Dujardin. Parla il denunciante che ha diffuso il video: “L’ho fatto per salvare il dressage”

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Charlotte Dujardin/ LaPresse

Salvare il dressage“. Sembrerebbe essere questa la motivazione che ha portato il denunciante a diffondere il video ritraente la stella dell’equitazione Charlotte Dujardin mentre maltratta il suo cavallo durante una sessione di allenamento. Un contenuto increscioso che ha portato alla sospensione provvisoria con effetto immediato da parte della britannica che, in virtù di quanto successo, non prenderà parte a Parigi 2024 dopo aver conquistato due ori consecutivi nel dressage individuale a Londra 2016 e Rio 2016 oltre che il bronzo a Tokyo 2020 (a cui si aggiungono altre due medaglie a squadre)

Il video, girato diversi anni fa, è stato inviato alla FEI da Stepham Wensing, avvocato che difende la posizione dell’informatore. Il legale è intervenuto questo pomeriggio ai microfoni della BBC per spiegare le ragioni del suo assistito: “Non è divertente rovinare una carriera. Non festeggia, né si sente un eroe. Ma stamattina mi ha detto che questo doveva essere fatto per salvare il dressage“.

Intanto continua la classica catena di dissociazione tipica dei casi eclatanti come quello in questione. Poche ore fa infatti l’associazione benefica equina Brooke ha rimosso Dujardin dal ruolo di ambasciatrice: “Tutta la nostra filosofia ruota intorno alla gentilezza e alla compassione verso i cavalli, e vedere il contrario di ciò da parte di qualcuno con un profilo così alto è oltremodo deludente”, ha spiegato l’ente in una nota.

Ricordiamo come l’assenza forzata non consentirà all’atleta – originariamente impegnata sia nel dressage individuale che in quello a squadre insieme a Carl Hester – di diventare la britannica più medagliata della storia. Traguardo che poteva essere conquistato ottenendo un’altra medaglia, di qualsiasi metallo, nelle due discipline. Il primato resterà quindi nelle mani della ciclista Dame Laura Kenny.

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