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Puppo ne ha per tutti: “Non penso Shelton impensierisca Sinner. Alcaraz abusa del coaching, Djokovic potrebbe pentirsi”

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Sinner / Lapresse

Un’altra giornata di Wimbledon è andata in archivio tra pioggia e ritardi, ma chi non è in ritardo è Jannik Sinner che ha sconfitto senza problemi Miomir Kecmanovic in tre set, mentre ha avuto più problemi Carlos Alcaraz contro Frances Tiafoe, con lo spagnolo che è riuscito a venire a capo del suo impegno solo al quinto set.

Di questo e molto altro ha parlato Dario Puppo nella canonica puntata mattutina di TennisMania su Wimbledon. Puppo ha aperto facendo alcune considerazioni sul match tra Alcaraz e Tiafoe: “Probabilmente per una volta almeno nell’ultimo anno c’è stato un Tiafoe che non ha sprecato energie in cose inutili e non ha avuto atteggiamenti strani e clowneschi, visto che lui dà del clown agli altri ed è più lui ad esserlo. Si è comportato benissimo per quasi quattro set e Alcaraz non mi sembrava in giornata, ma c’è del merito da parte dell’americano. Ci sono stati però due momenti: uno smash che è rimbalzato nel suo campo e il turning point nel tiebreak quando giudica male un passante di Alcaraz e gioca male la volée. Tiebreak andato e match che poi è girato. Alcaraz ha questa qualità: quando abbassi la guardia lui ti sale sopra e finisci per non capirci più niente. Il quinto set è roba sua: Berrettini è rimasto l’unico a batterlo, ha vinto dodici partite su tredici al set decisivo. Alcuni tifosi di Sinner ci speravano e si auguravano ci potesse essere una sorpresa, ma adesso ci sono dei giocatori che potrebbero impegnarlo, magari Humbert“.

Sulla prestazione di Sinner: “Nel primo set è stato davvero impressionante, ma mi aspettavo una prova del genere in questo momento da parte sua. Ha dato l’impressione di comodità contro un avversario che non era così scontato. Non ha concesso quasi niente neanche con la seconda di servizio, davvero una statistica pazzesca. Sembra davvero a suo agio, ride con il suo angolo nei momenti di impasse, mi piace tantissimo il suo atteggiamento in campo. Questo è il suo pregio rispetto ad Alcaraz che per me abusa di questa regola del coaching ed è sempre ancorato al suo angolo. Mi hanno colpito molto questi attacchi in controtempo: gioca bene la volée, tira l’accelerazione e viene avanti nel momento giusto, vede meglio il gioco. Poi sull’unica palla break ha giocato benissimo e nei punti importanti mette sempre la prima. Penso poi sia una fortuna avere Cahill nel suo angolo, specie in queste settimane sull’erba gli dà un grande aiuto“.

Una battuta sul suo prossimo avversario: “Già Shapovalov e Shelton hanno speso diverse energie al turno precedente, ma dovranno giocare anche prima di Sinner, spendendo quindi più energie. Non so quanto uno dei due possa impensierirlo più di tanto, l’azzurro è in palla in questo momento“.

Sul momento di Medvedev: “A me non dà più la sensazione di servire come prima dell’operazione alla schiena, fa più doppi falli e la sua potenza ed efficacia mi sembra diminuita, viene brekkato molto di più. Lui una volta poi non ti dava il tempo per rispondere, serviva un punto dietro l’altro di corsa e ti faceva arrivare con il fiatone“.

Sulla gestione delle conferenze stampe di Sinner in questo torneo: “Normale che stia poco in conferenza stampa: lo fanno giocare la sera ed è più infastidito, lui è giusto che pensi al suo torneo. E’ decisamente più comodo giocare il primo match di giornata, ieri se Raducanu non avesse chiuso in due set avrebbe cominciato ancora più tardi. Va di corsa perché vuole gestirsi e vuole prendersi i tempi di riposo, è chiaro che resti poco in conferenza finendo tardi la sera“.

Sulle condizioni di Djokovic: “Le condizioni del ginocchio non sono come quelle di inizio Wimbledon. Adesso avrà Popyrin e già sarà più difficile perché gioca a un ritmo alto. Ieri ha palleggiato con Kyrgios a ritmo basso, sono sette partite per arrivare in fondo, è veramente dura. Le Olimpiadi sono vicine e potrebbe pentirsi di aver affrettato i tempi“.

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