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Rugby, l’Italia nel Pacifico per confermare il salto di qualità

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Gonzalo Quesada
Quesada / IPA Agency

Inizierà venerdì mattina, orario italiano, il tour estivo dell’Italia del rugby, che nelle prossime tre settimane affronterà Samoa, Tonga e Giappone. Tre formazioni che seguono gli azzurri nel ranking, tre avversarie sulla carta alla portata dei ragazzi di Gonzalo Quesada, ma tre partite da non sottovalutare per una squadra che vuole confermare quello di bello visto nell’ultimo Sei Nazioni.

È ancora vivo nella memoria azzurra il precedente di due estati fa, quando gli azzurri uscirono malamente sconfitti nella sfida contro la Georgia. Ma oggi l’Italia è cambiata, arriva da un ottimo momento e Quesada ha creato un buon mix tra giocatori esperti e giovani talenti, affamati di vittorie e di mettersi in mostra per dimostrarsi all’altezza della maglia azzurra in vista dei prossimi impegni.

Sarà anche, probabilmente, l’occasione per vedere l’esordio di giocatori come Loris Zarantonello, David Odiase, Francois Mey e Matt Gallagher; ma anche per dare spazio a chi ancora ho giocato poco in azzurro, come Mirco Spagnolo, Edoardo Iachizzi, Andrea Zambonin, Alessandro Izekor, Ross Vintcent e Louis Lynagh. In particolare, molta curiosità ruota attorno al figlio d’arte Gallagher, giocatore che già fa la differenza in Premiership e che vorrà confermarsi anche a livello internazionale.

Per il resto, dopo una lunga e faticosa stagione, anche i giocatori più esperti e iconici dell’Italia devono prendere i più giovani per mano e guidarli in tre sfide dure, ma avvincenti e affascinanti. In particolare, occhi puntati su i leader della mischia, cioè Federico Ruzza e Michele Lamaro, per guidare il pack azzurro, mentre nella trequarti la differenza possono farla giocatori come Paolo Garbisi, Nacho Brex, Tommaso Menoncello e Ange Capuozzo, da cui ci si aspetta molto contro avversari pericolosi in difesa, ma che possono venir attaccati.

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