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Rugby, l’Italia si riscatta e batte nettamente Tonga nel secondo Test Match

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Paolo Garbisi
Garbisi / Federugby via Getty Images

Tornano al successo gli azzurri nel secondo test match estivo del 2024 e al Teufaiva Stadium di Nuku’alofa l’Italia di Gonzalo Quesada ha battuto le Tonga al termine di un match duro e combattuto, ma dove la superiorità tecnica e tattica degli azzurri ha avuto la meglio, con il match che si è chiuso sul 36-14.

Primi minuti del match molto tattici, con le Tonga che provano subito a colpire, ma Italia che difende con ordine e sfrutta l’indisciplina dei pacifici per riguadagnare terreno e possesso. Così si arriva al 15’, quando Lorenzo Cannone sfonda, poi palla che va al largo per Jacopo Trulla che evita due avversari e dopo 2 anni di assenza in azzurro va a schiacciare la meta del 5-0 per gli azzurri.

Tonga che faticano a reagire alla marcatura azzurra e al 28’ un fallo dei padroni di casa manda Paolo Garbisi sulla piazzola per l’8-0 parziale. Passano un paio di minuti e Lamaro ruba una touche a Tonga nei 22 offensivi e subisce fallo. Soffrono i pacifici, sono fallosi e l’Italia al 35’ va oltre questa volta con Monty Ioane per il 15-0 con cui si va al riposo, anche se gli azzurri avrebbero forse meritato una meta in più.

Come nel primo tempo, la ripresa inizia con Tonga che spinge in attacco, ma questa volta gli sforzi dei padroni di casa pagano, con Taulani che arriva oltre e match riaperto sul 15-7. Ma è solo una fiammata, perché l’Italia ritrova subito possesso e territorio. E arriva una meta spettacolare. Inizia tutto Menoncello, che di prepotenza guadagna metri palla in mano, poi Ioane muove l’ovale, libera Nicotera con un offload, palla a Fiscetti e, alla fine, è Michele Lamaro a concludere l’azione per il 22-7.

Match virtualmente chiuso e al 64’ Italia che mette il sigillo e lo fa con Alessandro Garbisi che si stacca dal raggruppamento e si infila nelle maglie tongane per il 29-7. Nel finale c’è ancora tempo per la meta di Paea, ma anche per una mischia azzurra che devasta quella di Tonga. Prima arriva il cartellino giallo a Felemi sull’ennesimo fallo e, sulla mischia successiva, la meta di punizione che fissa il punteggio sul 36-14. L’Italia torna a vincere e, questa volta, anche a convincere.

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