Salto con gli sci
Salto con gli sci, Noriaki Kasai svela i suoi segreti. Pigiama hi-tech, docce scozzesi e… vino per essere competitivi anche a 52 anni!
Nei giorni scorsi, la testata giapponese president.jp ha realizzato un’intervista con Noriaki Kasai. Il tempismo non è casuale, poiché siamo ufficialmente entrati nel periodo di qualificazione ai Giochi olimpici di Milano-Cortina 2026. Il cinquantaduenne nipponico sogna di essere della partita, allo scopo di diventare il primo atleta a partecipare a nove edizioni delle Olimpiadi bianche.
Il compito sarà improbo, sia alla luce del nuovo sistema di qualificazione che della concorrenza interna al Paese del Sol Levante, ma l’eterno saltatore asiatico vuole provarci, soprattutto dopo l’incoraggiante stagione 2023-24 (se rapportata ai risultati delle annate precedenti e alla sua età). Kasai ha svelato una serie “segreti” legati alla propria eccezionale longevità agonistica, che gli ha permesso di essere competitivo a livello internazionale in cinque diversi decenni.
“Innanzitutto è fondamentale dormire bene, sulla giusta superficie. Quando sono in Europa, mi porto il mio materasso e i miei cuscini. Quelli degli hotel europei sono troppo soffici per i miei gusti. Non è un grande disagio, il materasso può essere agilmente arrotolato e trasportato. È cruciale distribuire adeguatamente il peso durante il sonno, allo scopo di salvaguardare collo, schiena e le anche. È altresì importante il pigiama. Io ne uso uno che favorisce la circolazione sanguigna. Credo che questa sia stata una delle chiavi del mio ritorno in Coppa del Mondo, perché uso questo stratagemma da 3 anni e mi rendo conto di avere una condizione atletica migliore rispetto a quando andavo a letto con indumenti ordinari”.
Il sonno deve però essere preparato adeguatamente e Noriaki lo fa con una lungo bagno caldo che “dura un’ora o un’ora e mezza”, nel mezzo del quale però “effettuo una doccia fredda”. Insomma, il procedimento è quello della doccia scozzese, con l’obiettivo di “sudare ed eliminare dal proprio organismo tutte le sostanze inutili al metabolismo”.
Il perfezionismo del navigato nipponico si evince anche dall’attenzione a un particolare, ovvero l’umidità dell’aria dell’ambiente in cui va a letto. “L’umidità deve essere almeno del 50%, altrimenti si rischia di avere vie respiratorie troppo secche. Se l’umidità non raggiunge il 50%, stendo volontariamente i panni per aumentarla”.
Ovviamente, come tutti i saltatori, bisogna tenere d’occhio anche la bilancia. Lo stagionato giapponese spiega come il suo regime alimentare sia estremamente stringente. “La cena non esiste. Inizialmente lo facevo per perdere peso, ma mi sono reso conto che non cenare mi aiuta a dormire meglio. Generalmente faccio colazione con pane e riso, mentre a pranzo mi dedico alle verdure. Se durante l’inverno ho bisogno di restare in linea, la colazione viene sostituita da caffè nero. Sinceramente ogni tanto ho la tentazione di mettermi a mangiare qualcosa prima di andare a letto, ma il desiderio di eccellere nel salto è ancora più forte della fame”.
Dunque, il segreto del suo successo è quello di essere dedicato anima e corpo al salto con gli sci. “Durante la giornata bisogna essere concentrati al 100% sull’aspetto agonistico, ma prima di andare a letto metto lo sport in un angolo e penso ad altro. Concentrati sì, ma non inquinati. La sera e la notte devono essere rigeneranti, in tutti i sensi”.
Però, davvero Kasai non sgarra mai? Non ha anche lui, come tutti, i suoi scheletri nell’armadio? “Ogni tanto, per ripulire la mia mente, mi concedo un po’ di vino prima di andare a letto. Mi dicono che bere alcol poco prima del sonno non sia l’ideale, ma per quanto mi riguarda, aiuta a rilassarmi e a scacciare dalla testa pensieri dannosi!”