Seguici su

Olimpiadi

Scherma, Cerioni furibondo: “Mai visto nulla del genere. Macchi aveva vinto tre volte”

Pubblicato

il

Stefano Cerioni
Stefano Cerioni - Federscherma

A questo punto penso ad incompetenza, perché non voglio pensare ad altro“. Su tutte le furie Stefano Cerioni dopo l’epilogo della finale del fioretto maschile delle Olimpiadi 2024. Il CT azzurro non si dà pace per un vero e proprio furto subito, non il primo in questa manifestazione a Cinque Cerchi per l’Italia della scherma, e non solo. Filippo Macchi è splendido argento, ma l’oro scippato alla stoccata decisiva (una vera e propria maledizione ancora non sfatata) fa male e farà male per tanto tempo.

Il campione olimpico è per la seconda volta consecutiva Ka Long Cheung, che sconfigge 15-14 un commovente Macchi. Una finale meravigliosa, tra un fuoriclasse assoluto e un astro nascente che ha tirato in maniera spettacolare dal primo assalto di oggi. Si va sul filo dell’equilibrio lungo tutto l’incontro, con il rappresentante di Hong Kong che prova a scappare ma l’azzurro che risponde botta su botta e si porta ad un passo dal sogno andando a condurre 14-12. A questo punto due stoccate di fila per Cheung riaprono i discorsi, e dando il via al protagonismo arbitrale.

O meglio, alla non decisione dei giudici di gara. Per ben due volte l’arbitro dell’incontro, e i suoi colleghi al monitor, non sono capaci di dare un giudizio (anche quando sembra lampante), e fanno ripetere la stoccata. Alla terza la parata e risposta di Macchi è evidente a chiunque, ma sorprendentemente i giudici non cambiano la decisione e confermano la vittoria per Cheung. Esplode di rabbia Cerioni che va via dalla pedana furibondo, e ai microfoni della Rai è quanto mai chiaro: “Non ho mai visto nulla del genere né da atleta né da tecnico“.

È il vincitore morale (Macchi, ndr)? Sì, assolutamente sì. Tre stoccate così non si possono sbagliare. Le prime due non capisco, anche perché l’arbitro non ci ha dato una motivazione, – prosegue il CT azzurro – si sono astenuti o hanno deciso, non hanno detto niente. È grave. È grave per il ragazzo, per la persona che ovviamente come tutti gli atleti fa di tutto. Arriva poi un’Olimpiade: la vince, una volta, la vince, la seconda volta, la vince, una terza volta; e addirittura si trova secondo“.

Non riesce a darsi pace Cerioni: “Mi fa male il cuore per lui e mi fa male il cuore per me. Perché abbiamo lavorato veramente tanto, l’avevamo preparata bene. Aveva tirato meravigliosamente tutto il giorno, e lo meritava perché le stoccate le ha messe per vincere“. Errori ce ne sono stati già tanti, ma qui si trattava di un oro olimpico: “Questo è grave, questo è grave. L’argento è una gran medaglia ma l’oro è tutta un’altra cosa. E quando uno lo merita è giusto che ce l’abbia, bisognerà aspettare altri quattro anni per riprovarci, e quindi l’atleta lo sa e non è giusto togliergli quello che si è guadagnato“.

Chiusura dedicata ad un’eventuale protesta formale da parte dell’Italia:Ho sentito il presidente, penso che faranno formalmente un qualcosa, non so di cosa parliamo però sicuramente il risultato rimarrà questo, purtroppo“. Da domani bisogna girare pagina, scendere in pedana con tutta la rabbia e trasformarla in energia per riprenderci tutto ciò che ci spetta nelle prove a squadre.

Per scoprire quote, pronostici, bonus, recensioni bookmaker su scommesse sportive e molto altro su sport betting è possibile consultare la nostra nuova sezione dedicata alle scommesse online

Pubblicità

Dalla Home

Pubblicità

Facebook

Pubblicità