Olimpiadi
Scherma, Filippo Macchi: “Non punto il dito contro gli arbitri, questa medaglia merita gioia e felicità”
Il giorno dopo è quello della consapevolezza di aver ottenuto qualcosa di grandissimo per Filippo Macchi. Il fiorettista azzurro è sicuramente stato penalizzato dalle decisioni arbitrali nella finale di ieri contro Cheung Ka Long, ma il toscano vuole guardare solo alla medaglia d’argento vinta e non vuole continuare ad alimentare le polemiche che si sono venute a creare in una serata dolorosa ed amara per lo sport italiano.
Sui suoi social Macchi ha scritto un messaggio lunghissimo dove parla della finale di ieri, senza attaccare gli arbitri, ma restando solo con il pensiero della medaglia vinta e della voglia di essere protagonisti ancora in pedana con la squadra, con l’Italia che vuole andarsi a prendere l’oro.
Le parole di Filippo Macchi nel suo post su Instagram: “Da dove inizio? Eh beh da dove inizio manco lo so io! Avevo già preparato il post, il testo recitava: “il sogno di ogni bambino, l’obiettivo di ogni atleta”. E invece? E invece no perché torno a casa con una bellissima medaglia d’argento ma che mi lascia ad una stoccata dal famoso “obiettivo di ogni atleta”. Ne ho sentite di ogni, ti hanno derubato, arbitraggio scandaloso, è una vergogna. Eppure a me viene da dire che sono proprio un ragazzo fortunato. Ho 22 anni, una famiglia stupenda, degli amici strepitosi e una fidanzata che mi lascia costantemente senza parole. Sono arrivato secondo alla gara più importante per ogni atleta che pratica sport e proprio perché pratico questo sport ho imparato che le decisioni arbitrali vanno rispettate, sempre! Conosco entrambi gli arbitri, non mi viene da puntare il dito contro di loro e colpevolizzarli del mio mancato successo anche perché non porterebbe a nulla se non a crearmi un alibi. Quello che è successo appartiene al passato, ormai è andata, quello che succederà in futuro dipenderà da me! Io sono una persona che ambisce sempre al massimo, che non si accontenta mai e proprio perché non mi accontento mai non sono stato in grado di gioire immediatamente della medaglia ottenuta”.
Ancora il fiorettista azzurra: “Tempo fa, una persona a me cara, nonché una grandissima campionessa mi disse:” una medaglia si festeggia sempre!” Ed effettivamente questa medaglia si merita gioia e felicità e quindi smaltiamo la delusione, che è tanta, e godiamoci ciò che è stato. Ci sarà tempo per tornarci sopra per capire gli errori che ho fatto e cercare di migliorare ancora di più. D’altronde la vita è fatta di ostacoli, a volte si superano, altre volte ci si inciampa e si cade ma la differenza la fa chi ha la forza di rialzarsi. Ora ci aspetta una gara a squadre importantissima e io con i miei compagni, nonché amici, abbiamo tantissima voglia di dare il massimo e superarci. Sosteneteci, abbiamo bisogno di voi. Forza Italia, sempre e comunque!”
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