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Scherma, Olimpiadi 2024. Tommaso Marini sfida la storia. Diventerà il primo ‘Campione di tutto’ nel fioretto?

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Tommaso Marini
Marini / Bizzi-Federscherma

Tommaso Marini sarà uno degli atleti da seguire con maggiore attenzione negli incombenti Giochi olimpici di Parigi 2024. Lo schermidore marchigiano ha difatti la possibilità di scrivere una pagina inedita nella storia del fioretto, ma per riuscirci dovrà spezzare una maledizione secolare. Quella rappresentata dal fatto che il campione del mondo in carica non abbia mai vinto l’oro olimpico.

Potrà sembrare incredibile, ma nel fleuret nessuno che abbia trionfato in ambito iridato nell’anno pre-olimpico è poi riuscito a confermarsi quando si tirava per la medaglia più ambita. Non che la dinamica sia comune in spada e sciabola, i casi si contano sulle dita di una mano; però, ambedue le armi non sono attanagliate dal medesimo sortilegio.

Sono i francesi a essere andati più vicini ad aggiungere l’oro olimpico a quello mondiale. Cionondimeno, Edward Gardere (Berlino 1936), Christian D’Oriola (Londra 1948) e Jean-Claude Magnan (Tokyo 1964) si sono tutti dovuti accontentare dell’argento.  D’Oriola si laureerà due volte campione olimpico (a Helsinki 1952 e Melbourne 1956), senza tuttavia presentarsi da campione del mondo in carica né in Finlandia, né in Australia!

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Per il resto, il detentore del titolo iridato è salito sul podio olimpico solo a Helsinki 1952  e a Mosca 1980, quando Manlio Di Rosa e Aleksander Romankov acciuffarono il bronzo. Di tanto in tanto, la “maledizione” ha colpito in maniera clamorosa, affossando mostri sacri quali il già citato Romankov o Sergey Golubitskiy.

Marini avrà quindi un compito improbo il prossimo 29 luglio, fra due lunedì da oggi. Non solo se la dovrà vedere con una serie di avversari agguerriti, ma avrà contro anche tutti i fantasmi del passato. Peraltro, l’azzurro ha appena vinto gli Europei di Basilea, il che implica un’opportunità irripetibile. Quella di diventare il primo “Campione di tutto” nel fioretto maschile.

Tra gli uomini nessuno ha mai detenuto il titolo olimpico, quello mondiale e quello continentale nello stesso momento. Il marchigiano ci può provare. Se ci riuscisse, eguaglierebbe la romena Laura Badea, capace di completare il triplete fra il 1995 e il 1996.

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