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Simone Vagnozzi parla chiaro: “Jannik Sinner è sempre lo stesso, vuole vincere altri Slam e contro Berrettini…”

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Jannik Sinner
Sinner / LaPresse

Mancano poche ore al derby italiano tanto atteso a Wimbledon tra Jannik Sinner e Matteo Berrettini. Sul campo centrale del Tempio del tennis, un qualcosa di molto particolare. Sì, perché il confronto tra il n.1 del mondo e il finalista dell’edizione 2021 fa sicuramente effetto, specialmente se si pensa al contesto tricolore.

Per Sinner una partita complicata perchè Berrettini, oltre che essere un rivale molto qualificato sull’erba, è un amico. Di conseguenza, non sarà semplice neanche dal punto di vista mentale riuscire a gestire questa situazione nello Slam più prestigioso che ci sia. Jannik è reduce da un esordio non così agevole. Il tedesco Yannick Hanfmann gli ha strappato un set (terzo) e l’ha costretto a rimanere sul campo-1 più del previsto.

L’altoatesino, però, ha saputo comunque chiudere in crescendo, facendo vedere soprattutto nel quarto set ottimi colpi. Ne ha parlato in conferenza stampa il suo coach, Simone Vagnozzi: “Sono soddisfatto dalla sua prestazione. I primi turni sono sempre complicati. Nella partita contro Hanfmann c’è stato qualche scivolone di troppo considerando che i campi sono davvero molto umidi. Ha vinto un gran match perché il suo avversario ha cominciato a giocare molto bene a un certo punto“.

Una preparazione sui match su erba che va a modificare un po’ il tennis del pusterese, anche se non in maniera così significativa. “Ci sono tante piccole cose che fanno la differenza, come il fatto di essere più sicuri sugli slice, eseguire qualche serve and volley, che su questa superficie serve sempre. Sapere di avere meno punti deboli su cui l’avversario può insistere certamente aiuta“.

E in vista del match contro Berrettini non ci sono grandi differenze da altre partite: “La routine è sempre la stessa, l’unica differenza, se vogliamo è che si tratta di un derby, ma ormai siamo abituati anche a questo. Giocare contro gli italiani è all’ordine del giorno perché ce ne sono così tanti in giro che è quasi normale“.

L’essere diventato il n.1 del mondo non ha minimamente cambiato Sinner: “È sempre lo stesso, noi ci poniamo sempre nuovi obiettivi: lui ha vinto il suo primo Slam quest’anno, è diventato n. 1 del mondo, e ora c’è da rimanere n. 1 e andare a vincere qualche altro Major. Il suo atteggiamento con noi non è cambiato, non so se è cambiato con voi…“.

E sulla costruzione dell’atleta, Vagnozzi ha precisato: “Magari si può mettere ancora qualche muscolo in più, ma non troppo, perché non bisogna esagerare nel mettere troppa massa. Tuttavia queste sono domande che dovreste fare a Umberto (Ferrara ndr.). Dal mio punto di vista credo che le sue qualità debbano rimanere la rapidità, la velocità negli spostamenti, e se si va a mettere troppa massa muscolare si perde da altre parti. Lui non ha bisogno di più forza, la palla gli esce già abbastanza velocemente. Parliamo di un giocatore molto completo“.

Dichiarazioni da Vanni Gibertini

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