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Surf, Olimpiadi Parigi 2024: i favoriti. Gare previste nella Polinesia francese. Florence sfida i brasiliani

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Surf / LaPresse

Da sabato 27 a martedì 30 luglio, gli artisti della tavola saranno protagonisti nell’edizione 2024 delle Olimpiadi di Parigi. I massimi rappresentanti del surf si sfideranno per conquistare il podio a Cinque Cerchi, ma la sede di gara non sarà nella capitale francese. Si gareggerà, infatti, nell’isola di Tahiti, nella Polinesia francese, a più di 15.000 km da Parigi, sulle onde di Teahupo’o.

Un luogo molto noto agli specialisti del massimo circuito internazionale che vorranno sfruttare le gare che si sono tenute nel Championship Tour per realizzare un sogno. Saranno assegnati due titoli olimpici: uno per gli uomini e uno per le donne.

Tra gli uomini l’hawaiano John John Florence (n.1 del mondo) sfiderà la pattuglia brasiliana formata da Filipe Toledo, Grabiel Medina e da Joao Chianca. Uno squadrone quello verdeoro che potrebbe far saltare il banco, ma gli States avranno anche la carta Griffin Colapinto (n.2 del mondo), mentre l’Australia avrà nel n.3 del ranking WSL, Jack Robinson, il riferimento, senza sottovalutare Ethan Ewing.

Tra le donne, Carissa Moore andrà a caccia di una difficile conferma sul podio più alto, dopo l’oro dei Giochi di Tokyo. La concorrenza sarà interna agli USA, citando la n.1 del mondo Caitlin Simmers e la n.2, Caroline Marks. Una competizione di alto livello in cui la n.4 del ranking, Molly Picklum, terrà alto il vessillo della terra dei canguri. Da non sottovalutare l’affinità delle surfiste francesi con questi luoghi. Nella tappa del Championship Tour, Vahine Fierro si è imposta quest’anno e potrebbe regalare qualcosa di speciale alla compagine transalpina, senza sottovalutare la n.6 della classifica mondiale, Johanne Defay, vittoriosa nel MEO Rip Curl Pro Portugal e seconda nel Rip Curl Pro Bells Beach nel 2024.

Per quanto riguarda Leonardo Fioravanti, l’azzurro appartiene alla categoria degli outsider, nella speranza di replicare quanto accaduto l’anno scorso a Tahiti, più o meno nello stesso periodo olimpico, quando l’azzurro giunse terzo nell’appuntamento del Tour della tavola.

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