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Tennis, Errani/Vavassori mancano un match-point ed escono con amarezza dal doppio misto

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Andrea Vavassori
Vavassori / IPA Sport

Soltanto un punto, uno solo, è mancato a riportare l’Italia in una qualsiasi semifinale di tennis alle Olimpiadi dopo cent’anni dall’ultima volta. Non è però andata bene: Sara Errani e Andrea Vavassori devono cedere ai quarti di doppio misto ai portacolori dei Paesi Bassi Demi Schuurs e Wesley Koolhof. Un incontro, questo, finito 6-7(4) 6-3 [11-9] al match tie-break e caratterizzato per larga misura da un’elevata qualità tattica e anche tecnica delle due coppie, protagoniste di finezze proprie della specialità.

Il primo turno di servizio difficile è quello di Errani, che sull’1-1 si trova a dover fronteggiare una palla break, sulla quale però Schuurs manda in rete la risposta, poi tutto rientra sui binari della tranquillità. Anche il game successivo va ai vantaggi, ma senza gli stessi patemi per il duo olandese, che poi trova il break a zero sul servizio della bolognese anche in virtù di un paio di brutte iniziative di Vavassori e una risposta vincente di Schuurs spettacolare. Il controbreak arriva subito, e ha la forma del torinese che spinge su Schuurs costringendola a sbagliare una volta raggiunti i vantaggi (prima ancora, pessima volée di Koolhof su risposta di Errani infida). Lungo, difficile e pieno di ogni genere di insidie l’undicesimo gioco, nel quale le due coppie si affrontano veramente a viso aperto. C’è anche un numero pazzesco di Errani che sembra aprire la strada al 6-5, un recupero che resta in campo di poco con il dritto, ma alla fine è uno smash (molto rischiato) di Koolhof a far sì che gli olandesi vadano, con Schuurs, a servire per chiudere. Stavolta, però, in risposta sale di giri Vavassori, che si riprende il maltolto a 30 ed è tie-break. Un tie-break di grandissima incertezza, in cui però a risultare decisivi sono un paio di errori di Koolhof che, di fatto, lanciano il duo azzurro sul 7-4.

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Con l’inizio del secondo parziale arriva anche un momento di evidente calo di Vavassori, che subito i due olandesi sfruttano bene per mettere sotto pressione il suo turno di servizio e, per la prima volta, strapparglielo. Per quanto la coppia tricolore provi a tenersi vicina a quella avversaria, la situazione della fattispecie diventa un monologo per chi serve e in un lampo si arriva sul 5-2 a favore di Schuurs e Koolhof. E altrettanto rapido è il 6-3 che trascina tutto al match tie-break.

E in questa fattispecie gli azzurri sono praticamente sempre costretti a rincorrere, ma se l’inerzia è a favore di Schuurs e Koolhof, non così è la loro solidità. Prima un doppio fallo, poi qualche errore piuttosto grave, e quei minibreak che hanno di vantaggio vengono recuperati sempre. Si arriva così al 9-8, match point per Errani/Vavassori. Qui Schuurs s’inventa una volée per metà d’istinto, che infila in mezzo i due azzurri dopo uno scambio da loro condotto bene tatticamente. Sul 9-9 dritto largo della bolognese, che sul match point a sfavore decide di servire la seconda da sotto per evitare qualsiasi rischio. Lo scambio viene ribaltato perfettamente, ma arriva la follia di Vavassori che spara lo smash oltre la riga di fondo e fa festeggiare gli avversari.

Nel complesso, gli olandesi regalano 25 punti, ed è questa la parte che più fa male considerati anche i soli 11 lasciati per strada non forzati dagli azzurri. Compreso quell’ultimo che chissà se, e per quanto, resterà nella mente di Vavassori.

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