Olimpiadi
Tennis: Petros Tsitsipas, fratello di Stefanos, in tabellone di singolare al posto di Norrie alle Olimpiadi
Alla fine, è accaduto. Dopo l’ennesimo forfait ai Giochi Olimpici di Parigi 2024, quello del britannico Cameron Norrie, già in crisi nera di risultati da diversi mesi, quello che diversi avevano pensato, o per così dire temuto, accade: Petros Tsitsipas nel tabellone di singolare maschile.
Il fratello di Stefanos, con il quale batterà bandiera della Grecia anche in doppio, è infatti spesso stato al centro di molte chiacchiere, se non altro perché spesso e volentieri, negli ultimi anni, è stato quasi il grimaldello per avere sia l’uno che l’altro nei tornei di doppio di contorno agli eventi di alta fascia in singolare.
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Sia chiaro: la loro partecipazione è pienamente legittima, perché Petros si è comunque riuscito a costruire una carriera da discreto doppista, e il fattore fondamentale per vederlo a Parigi versione olimpica è legato ai quarti di finale del Roland Garros raggiunti insieme a Stefanos. Anche a livello Challenger in alcuni tornei ha ottenuto risultati decenti.
Tutta la serie di rinunce all’ultimo crea però due ordini di considerazioni, soprattutto in virtù di come sono state effettuate le sostituzioni una volta “finito” l’elenco di coloro con classifica di singolaree dopo Hady Habib e Andrea Vavassori. In buona sostanza, si è cercato soprattutto di recuperare chi ha avuto delle carriere di comunque buon livello in singolare. La situazione è migliore al femminile, perché diverse sono le giocatrici iscritte al doppio con una valida carriera solitaria presente o passata (i casi di Sara Errani e Daria Saville, in buona sostanza, ma anche di Lulu Sun recentemente ai quarti a Wimbledon). Per il 2028, forse, urge che ITF, ATP e WTA si siedano a un tavolo e si dicano: “Che cosa vogliamo fare?”.