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Tennis: Sara Errani, il record della quinta volta alle Olimpiadi. Parigi 2024 nel luogo dei suoi più grandi momenti

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Errani / IPA Sport

Cinque partecipazioni ai Giochi Olimpici nel tennis sono rare. Anzi, rarissime. Da quest’anno, ci sarà una giocatrice in più a far parte di questo club riservato a poche almeno nel femminile. Si tratta di Sara Errani, che per l’occasione, considerati anche gli eventi delle ultime ore, sarà in gara in tutti i tabelloni disponibili: singolare, doppio e doppio misto. Tra gli uomini casi di sei e sette Olimpiadi si sono visti, tra le donne no.

La bolognese condivide questo record con figure illustri di questo sport: Arantxa Sanchez, che assieme a Conchita Martinez semplicemente era il tennis spagnolo femminile negli Anni ’90, Samantha Stosur, australiana prima big in doppio e poi in singolare con la perla degli US Open 2011, e Venus Williams, che oltre al numero 1 del mondo ha portato a casa otto Slam (cinque Wimbledon), un dato che fa capire che non la si può solo considerare “la sorella di Serena”. Assieme all’italiana arriva quest’anno a quota 5 la russa Elena Vesnina, che fa leva sul doppio per arrivarci.

Le quattro precedenti avventure olimpiche di Sara Errani sono passate tra fortune alterne. Nel 2008, all’arrivo nell’élite del tennis professionistico, in quel di Pechino, si trovò davanti proprio Stosur, che la batté per 6-3 6-2 (in seguito le due avrebbero duellato ancora con svariati esiti).

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Nel 2012, invece, si gareggiò a Wimbledon, su quell’erba che Sara mai ha amato particolarmente. Oltretutto si trovò subito di fronte Venus Williams, e il risultato fu un 6-3 6-1 che spazzò via diversi dubbi sulla condizione dell’americana, apparsa dubbia nelle settimane precedenti. Oltretutto, la bolognese, insieme a Roberta Vinci, si ritrovò contro Venus e Serena Williams in doppio, e ai quarti di finale per una serie di circostanze beffarde del sorteggio. Piogge, rinvii, chi più ne ha più ne metta, e finì 6-1 6-1. Ci fu anche l’impegno del misto con Andreas Seppi, ma pescare Lisa Raymond e Mike Bryan non fu un gran colpo di fortuna: vinsero i due USA 7-5 6-3.

A Rio 2016, invece, il nome Errani lo si vide andare avanti in singolare. Prima rimontò una rampante Kiki Bertens, con l’olandese che cedette per 4-6 6-4 6-3, poi travolse la ceca Barbora Strycova con un doppio 6-2. Dovette fermarsi di fronte a una diciannovenne dall’ottimo futuro, Daria Kasatkina: la russa vinse 7-5 6-2. Ma fu in doppio che arrivò l’amarezza maggiore. Ritornata dopo più di un anno a giocare con Roberta Vinci, con la tarantina l’emiliana aveva concrete chance anche per come si erano messe le cose. Kerber/Petkovic (Germania) e Xu/Zheng (Cina) eliminate senza sconti, le Williams fuori al primo turno. Pareva destino. Ma destino non fu: Lucie Safarova e Barbora Strycova mandarono la Cechia in zona medaglie per 4-6 6-4 6-4, con un ultimo game rimasto a lungo nella testa delle due italiane.

Tokyo 2020, anzi 2021, fu l’anno dell’ingresso all’ultimo. Le tantissime rinunce portarono Errani a potersi giocare la quarta esperienza a cinque cerchi in singolare, perdendo subito con la russa Anastasia Pavlyuchenkova. Il forfait delle croate Daria Jurak e Donna Vekic, però, diede spazio per la presenza anche in doppio con Jasmine Paolini. E che presenza: al match tie-break, introdotto per la prima volta in Giappone a livello olimpico sulla scia della più ampia (e mal digerita da molti) riforma della Coppa Davis, le due eliminarono Nicole Melichar e Alison Riske, numero 8 del seeding in quota USA. Il cammino si fermò però subito dopo con le sorelle Lyudmyla e Nadiia Kichenok, vittoriose per 7-6(4) 6-2.

Non va neppure dimenticato che il Roland Garros è il luogo delle più belle emozioni per Sara Errani. Dopo anni in cui, per paradosso, le era difficile passare un turno, nel 2012 diede seguito a un grande inizio di anno e centrò una spettacolare finale eliminando in fila Ivanovic, Kuznetsova, Kerber e Stosur prima di fermarsi contro Maria Sharapova. Vinse in doppio con Roberta Vinci, e con lei raggiunse altre due finali nel 2013 e 2014.

Quanto al singolare, arrivarono la semifinale del 2013 persa con Serena Williams e i quarti del 2014 e 2015, in cui cedette prima ad Andrea Petkovic dopo uno sforzo enorme dato anche dalla ripresa dall’inforunio occorso in finale a Roma, poi di nuovo contro Serena. Ma, nel 2024, è arrivata un’altra serie di soddisfazioni. Le qualificazioni con la cornice del Court Suzanne Lenglen, il 2° turno in singolare e soprattutto la quarta finale in doppio, stavolta con Jasmine Paolini. Che poi è quella che fa sì che le due siano tra le più guardate a vista nel ritorno al Bois de Boulogne.

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