Seguici su

Olimpiadi

Tiro a volo, Jessica Rossi prima delle escluse nel trap: solo passi falsi ai Giochi dopo l’apoteosi del 2012

Pubblicato

il

Jessica Rossi
Jessica Rossi / Lapresse

Jessica Rossi ancora una volta fuori dalla finale olimpica. L’atleta emiliana non è riuscita per la seconda Olimpiade consecutiva a passare il taglio delle eliminatorie per arrivare alla finalissima del trap femminile individuale.

Dopo lo straordinario exploit di Londra 2012, quando l’azzurra strabiliò tutti con un meraviglioso oro (99/100 record del mondo del format dell’epoca, ndr) che resta nella memoria collettiva degli appassionati italiani e stranieri, della disciplina e non solo, la classe 1992 non è più riuscita a confermarsi.

Nel 2016 c’è stato sì l’accesso alla finale, ma la disputa della stessa ha poi portato a un sesto posto non soddisfacente per quella che allora era la campionessa in carica della specialità.

Poi Tokyo 2020. In quel frangente un doppio mancato accesso alle finali: sia nell’individuale sia nel Mixed Team in coppia con l’ex marito Mauro De Filippis, in un’Olimpiade dove l’aspetto extrasportivo disturbò – e non poco – chi ebbe l’onere di essere una delle due portabandiera dell’Italia, con tutto quello che ne conseguì anche in termini di esposizione mediatica per una persona abbastanza abituata a vivere nella riservatezza.

Infine Parigi 2024. Jessica Rossi disputa un discreto primo segmento di qualificazione, chiudendo a 72/75, ma è nella seconda giornata che cede a livello psicologico. Il decimo e il dodicesimo piattello della prima serie, sbagliati, diventano letali. La chiusura, con un 25 pieno, arriva a 120: sarebbe bastato rompere un piattello in più almeno per andare a giocarsi la qualificazione allo shoot off, ma questo non è successo.

C’è delusione, inutile nasconderlo. Anche perché l’avvicinamento alle Olimpiadi, questa volta, era parso come ottimale o quasi e la stessa Rossi aveva detto di sentirsi “liberata” da un po’ di pesi psicologici delle precedenti edizioni dei Giochi, ma evidentemente questo non è bastato. Ora bisognerà rimboccarsi le maniche, tornare in pedana e provare a mettere nella testa le Olimpiadi di Los Angeles 2028.

Pubblicità

Dalla Home

Pubblicità

Facebook

Pubblicità