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Tiro con l’arco, Olimpiadi Parigi 2024: i favoriti gara per gara e le speranze di medaglia dell’Italia

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Nespoli, Musolesi, Paoli / World Archery

La lunga attesa sta per finire, infatti mancano solo tre giorni al ranking round che inaugurerà il programma del tiro con l’arco ai Giochi Olimpici di Parigi 2024. L’evento più importante del triennio è ormai alle porte, con in palio ben cinque titoli a cinque cerchi proprio come nell’ultima edizione di Tokyo dopo l’introduzione della prova a coppie miste. Andiamo dunque ad analizzare i favoriti della vigilia gara per gara e le speranza di medaglia dell’Italia.

Procediamo in ordine cronologico e cominciamo dall’unico evento in cui non saranno presenti azzurri, ovvero la gara a squadre femminile. Il team da battere è senza dubbio quello della Corea del Sud, imbattuta in questo format ai Giochi con una clamorosa sequenza aperta di 9 ori consecutivi da Seoul 1988 a Tokyo 2021. La superiorità delle coreane però sembra meno evidente rispetto al passato ed in questo ciclo olimpico hanno fatto intravedere qualche crepa. L’alternativa più credibile per la vittoria finale è rappresentata dalla Cina, estremamente competitiva nelle prime tappe stagionali di Coppa del Mondo, mentre un gradino sotto troviamo Germania, Francia, Messico e Taiwan.

Coreani favoriti d’obbligo anche con il terzetto maschile, dopo aver vinto quasi tutte le gare di rilievo dell’ultimo triennio. In questa disciplina però, soprattutto con il format del set system, le sorprese possono essere dietro l’angolo e alcune formazioni hanno le carte in regola per cercare di sfruttare un eventuale defaillance della Corea del Sud sul match secco. Tra queste segnaliamo la Francia padrona di casa, la Turchia, il Giappone, l’India, la Cina, Taiwan, Messico e l’Italia, che può giocarsi il podio soprattutto nel caso in cui riuscisse ad evitare il quarto di tabellone dei coreani.

Corea del Sud in pole position sulla carta anche nel Mixed Team Event (1 uomo e 1 donna), una gara però decisa su pochissime frecce e quindi ancor più aperta a possibili upset nei vari scontri a eliminazione diretta. Le candidate alla zona medaglia sono davvero numerose in questo caso, con le più accreditate che sembrano in ordine sparso Messico, Cina, Giappone, Spagna, Taiwan, USA, India e l’Italia, bronzo mondiale in carica (in quel caso c’era però Tatiana Andreoli) e pronta a dare battaglia con un binomio interessante composto da Chiara Rebagliati e probabilmente Mauro Nespoli (per la scelta dell’uomo sarà decisivo l’esito del ranking round).

In uno sport di per sé particolarmente aleatorio, le prove individuali rappresentano quasi una sorta di terno al lotto con tantissimi pretendenti al podio e alla vittoria. Tra le donne la nuova campionessa olimpica potrebbe uscire da un gruppo di almeno 10 nomi in cui figurano le coreane Lim Sihyeon, Jeon Hunyoung e Nam Suhyeon, le cinesi An Qiquan, Li Jiaman e Yang Xiaolei, la francese Lisa Barbelin, l’americana Casey Kaufhold, la messicana Alejandra Valencia, la tedesca Michelle Kroppen, la spagnola Elia Canales, la britannica Penny Healey e l’indiana Deepika Kumari. Estrema outsider la nostra Chiara Rebagliati, proprio come Lucilla Boari (poi terza) tre anni fa in Giappone.

Discorso simile per il settore maschile, in cui però la schiera si annuncia forse meno folta. Riflettori puntati sui coreani Lee Woo Seok, Kim Je Deok e Kim Woojin oltre al fenomeno turco Mete Gazoz, il brasiliano n.1 del ranking Marcus D’Almeida, il fuoriclasse statunitense Brady Ellison e l’azzurro argento olimpico in carica Mauro Nespoli. Alle loro spalle c’è una tonnara impressionante con almeno venti nomi di outsider in grado anche di vincere, tra cui si possono citare l’olandese Steve Wijler, l’indiano Dhiraj Bommadevara, il messicano Matias Grande ed i francesi Thomas Chirault e Baptiste Addis.

 

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