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Tour de France 2024: Anthony Turgis sorprende tutti in una meravigliosa tappa sugli sterrati. Pogacar scatenato

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Turgis - Lapresse

E pensare che c’era chi non voleva vedere una tappa del genere. La prima settimana del Tour de France si chiude con una frazione stupenda tra vento e tratti in sterrato, la nona, con partenza ed arrivo a Troyes. Dopo costanti ribaltamenti di fronte ad imporsi nella fuga da lontano è a sorpresa Anthony Turgis, che si prende la vittoria più bella della carriera a 30 anni.

Prima parte di gara percorsa a velocità clamorose: nonostante salite e sterrato prima ora nettamente oltre i 50 km/h di media con scatti e controscatti, gruppo allungatissimo e ribaltamenti di fronte continui. Alla fine di forza si è formata la fuga di giornata: all’attacco Gianni Vermeersch (Alpecin Deceuninck), Derek Gee (Israel Premier Tech), Alexey Lutsenko (Astana Qazaqstan), Neilson Powless e Ben Healy (EF Education – EasyPost), Anthony Turgis (TotalEneriges), Elmar Reinders (Jayco AlUla), Jasper Stuyven (Lidl-Trek), Maxim Van Gils (Lotto Dstny), Tom Pidcock (Ineos Grenadiers), Alex Zingle (Cofidis), Oier Lazkano (Movistar), Alex Aranburu (Movistar) e Javier Romo (Movistar).

I fuggitivi però non hanno avuto vita facile: vantaggio massimo di 2′. Le squadre dei big infatti hanno sempre dettato il passo nel plotone e le continue accelerazioni hanno creato problemi a molti nei tratti di sterrato. Il primo a rischiare di cedere qualcosa è stato Primoz Roglic, ben aiutato dalla sua Red Bull – BORA – hansgrohe a rientrare. Poi problema meccanico per Jonas Vingegaard, risolto senza patemi. A circa 80 chilometri dall’arrivo prima un allungo di Tadej Pogacar, poi il rinforzo di Remco Evenepoel (anche Vingegaard a ruota), ma niente di fatto. Lo stesso Evenepoel nel tratto successivo ha avuto una sbandata che gli ha fatto perdere qualche metro, costringendolo ad uno sforzo ulteriore per rientrare.

Dal plotone un drappello guidato da Mathieu van der Poel ha provato a sganciarsi per andare a caccia dei fuggitivi, senza però troppa intensità. A circa 20 chilometri dall’arrivo a lanciare l’attacco diretto è proprio Pogacar in Maglia Gialla: scatto prorompente per lo sloveno che stacca tutti, salvo poi essere raggiunto prima dalla coppia Visma formata da Jorgenson e Vingegaard, poi da tutti gli altri rivali. Pogacar ci prova in ogni modo, ma alla fine non c’è spazio per guadagnare sugli altri contendenti per la generale.

Lo spettacolo sul finale si concentra nel gruppo davanti: Stuyven prova ad anticipare nel penultimo tratto di sterrato e, quando sembra tutto fatto per il belga, si spegne la luce proprio all’ultimo chilometro. Volata ristretta vinta da Turgis davanti a Pidcock e Gee.

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