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Ciclismo

Tour de France, Italia verso un’altra edizione senza vittorie. Servirà Milan per spezzare il digiuno?

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Jonathan Milan
Milan / Lapresse

L’Italia non vince una tappa del Tour de France dal 27 luglio 2019, quando Vincenzo Nibali si impose nella ventesima frazione grazie a una fuga da lontano nella mini frazione di 59,5 km conclusa a Val Thorens. Sono passati praticamente cinque anni dall’ultima gioia tricolore nella corsa ciclistica più prestigiosa e importante al mondo, ormai la presenza azzurra in terra transalpina è sempre più ai minimi termini e alzare le braccia al cielo appare al momento un miraggio.

Il contatore di tappe senza vittorie italiane è schizzato a quota 101 e si va verso una nuova edizione senza successi parziali per il Bel Paese: sarà la quinta consecutiva, segnale inequivocabile delle difficoltà del nostro pedale in un evento di altissima caratura. Giulio Ciccone lotterà con le unghie e con i denti per restare nella top-10 della classifica generale (al momento è ottavo) ed è nei fatti impossibile pensare a una fuga da lontano dei gregari Davide Formolo, Mattia Sobrero, Gianni Moscon, Luca Mozzato, Davide Ballerini con una fuga da lontano.

Il digiuno potrebbe essere spezzato in un prossimo futuro se al Tour de France si presentasse un velocista di rango come Jonathan Milan o magari da Filippo Ganna in una cronometro. Sono oggettivamente queste le speranze per il ciclismo italiano nella corsa a tappe di maggiore carature, a meno che giovani come Antonio Tiberi, Filippo Zana, Davide Piganzoli non riescano a giocarsi le loro carte negli anni a venire.

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