Ciclismo
Tour de France, prima giornata storta per Giulio Ciccone. Stangata sui Pirenei: come cambiano gli obiettivi
Prima giornata difficile per Giulio Ciccone al Tour de France 2024. L’abruzzese della Lidl-Trek ha pagato dazio quest’oggi nella quindicesima tappa della Grande Boucle, con arrivo a Plateau de Beille: sull’ultima salita infatti ha perso le ruote dei migliori dopo cinque chilometri sotto la spinta di Matteo Jorgenson, che stava lavorando per Jonas Vingegaard. Per Giulio arriva un tredicesimo posto a 6’29” da Tadej Pogacar, la prima scoppola della sua corsa, rimanendo comunque all’ottavo posto nella generale.
Il margine, ovviamente, si dilata: il distacco dalla maglia gialla è salito a 15’48”, con la top 5 che ora diventa una chimera. Mikel Landa (Soudal-Quick Step) è infatti distante quasi quattro minuti e mezzo e l’iberico sembra avere la gamba giusta per resistere fino alla fine e provare a raggiungere nuovamente la quarta piazza alla Grande Boucle.
Le chance di difendere la top 10 sono però concrete. Derek Gee (Israel-Premier Tech) sembra avere qualcosina di meno sulle grandi salite, e i rivali più accreditati al momento sono Felix Gall (Decathlon AG2R La Mondiale) e Santiago Buitrago (Bahrain-Victorious), due scalatori puri. Gli altri, da Matteo Jorgenson in poi, sono molto più lontani.
Ma con questo margine di oltre quindici minuti, potrebbe anche aprirsi lo spiraglio per qualche fuga da lontano o dei tentativi nel finale per andare a strappare un successo di tappa che impreziosirebbe il suo Tour. Tra gli uomini avanti a lui solo la Ineos-Grenadiers dispone di una squadra forte da poter chiudere, mentre Bahrain-Victorious, Israel-Premier Tech e Decathlon-AG2R, le più interessate a non far guadagnare troppo all’abruzzese, non sembrano avere i muscoli adatti per condurre un inseguimento di rilievo.