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Tour de France, Tadej Pogacar: “Puntavamo al successo allo sprint, anche meglio così”

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Tadej Pogacar

Colpaccio di Tadej Pogacar sul Pla d’Adet. Lo sloveno della UAE Team Emirates ha volato quest’oggi nella quattordicesima tappa del Tour de France, mettendo a tacere tutte le malelingue dopo la tappa del Galibier: prestazione di forza da parte sua, che stacca Jonas Vingegaard (Visma | Lease a Bike) rifilandogli, tra distacco e abbuoni, ben 43”.

Esulta mostrando i muscoli, il vincitore dell’ultimo Giro d’Italia, ma non vince solo di forza bruta. Da applausi il lavoro della squadra emiratina, che ha studiato la situazione mandando Adam Yates in avanscoperta per avere una mano dopo il suo solito scatto, affaticandosi un po’ di meno, e chiudendo i conti negli ultimi tre chilometri. Ora per Pogacar c’è un bel margine di 1’57” su Vingegaard. 

Abbiamo provato a vincere la tappa. Anche per questo ha attaccato Yates, ma ho visto che andando su di lui mi avrebbe aiutato a mantenere il gap usandolo da ponte, da dietro non sono riusciti a reagire – afferma Pogacar – Ma devo ringraziare tutta la squadra per il gran lavoro. Il piano era guadagnare qualche secondo in uno sprint ristretto. Ma così va molto meglio“.

E giustamente, con questo finale, il margine sugli avversari aumenta: “Una giornata buonissima, felice di aver aumentato il margine, abbiamo una grande energia in strada e vogliamo mantenere questa classifica“. Per lui c’è la tredicesima vittoria in carriera al Tour: “Qualcosa che da ragazzino non avrei mai pensato. Ricordo le volate di Cavendish da ragazzo e pensavo fosse di un altro pianeta“. E incalzato, gli chiedono se voglia raggiungere il suo record di successi alla Grande Boucle: “No no, l’ho solo preso da esempio“.

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